Una brutta notizia per tutti noi che amiamo la moda ed in particolari modo le manifestazioni ad essa legate sul suolo italiano. Altaroma è a rischio, anzi ormai è quasi una certezza che l’evento romano a gennaio non si farà.
L’Assemblea dei soci, alla quale hanno preso parte il socio Camera di Commercio e il socio Regione Lazio, assenti i soci Provincia e Risorse S.p.A, si è conclusa ancora una volta, la terza in un mese, con un rinvio della trattazione dei temi all’ordine del giorno proposto dal socio di maggioranza. Dunque, l’ufficio stampa informa tutti noi che in assenza di decisioni dei soci sul contributo annuale, gli amministratori della Società si trovano nell’impossibilità di assumere alcun impegno rispetto al 2015, a partire dalla manifestazione di gennaio prossimo.
“Al di là delle conseguenze negative della cancellazione della manifestazione di gennaio” – dichiara il Direttore Generale di Altaroma – “riassumibili in perdite di risorse da sponsor privati, perdita di credibilità di Altaroma, perdita di immagine della città di Roma, problemi alle case di moda e accademie che contano sulla manifestazione di gennaio, rischio di perdita del progetto “Who Is On Next?”, perdita di una delle principali opportunità di lavoro per circa 200 professionalità, imprese e maestranze coinvolte nell’indotto generato dalla manifestazione, perdita di partnership utili alla internazionalizzazione delle case di moda, il rischio reale che si sta correndo è quello della dispersione definitiva ed irreversibile di un patrimonio di utilità e opportunità che oggi ha acquisito un valore sicuramente superiore al passato e potrebbe risultare come il più facilmente spendibile per la ricostruzione di un futuro di crescita per il sistema produttivo del territorio. Non mi sfuggono la drammaticità del momento e le criticità che ciascuna Istituzione territoriale è costretta ad affrontare al proprio interno, ma ci tengo a ricordare che Altaroma è una società partecipata che chiude i suoi bilanci in attivo e investe la gran parte delle sue risorse in progetti a favore dello sviluppo del territorio e della promozione del Made in Italy”.
Anche il Presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi non ha fatto mancare la forza della propria voce. “Mi auguro fortemente che grazie all’impegno dei soci, si possa scongiurare questa empasse, perché ho il timore che possa perdersi una occasione utile a riconfermare la fiducia nell’intervento pubblico a sostegno dello sviluppo e ricostruire la speranza in uno dei più importanti settori produttivi su cui il Paese potrà contare per la propria ripresa futura”.