A due passi dal polmone verde più bello di Roma, Villa Borghese, e racchiuso tra le ambasciate più prestigiose ospitate sul territorio, è custodita gelosamente un’oasi di lusso e tranquillità quale si dimostra essere l’Aldrovandi Villa Borghese.
Nel quartiere Parioli splendono da anni diverse stelle, cinque quelle dell’hotel e una targata Michelin dal 2016 per il Ristorante Assaje ospitato all’interno dell’Aldrovandi.
Una dimora storica unica
Una dimora storica a cui non manca nulla, dalla piscina immersa nel verde con assistenza bagnino, alla buona cucina, la professionalità del personale, il lusso dei servizi, le stanze ben curate e la vicinanza con i punti storici più visitati della città. Con pochi minuti di camminata si raggiungono Trinità dei Monti e Piazza del Popolo, la Galleria Borghese e la Galleria d’Arte Moderna. Confina con i Giardini di Villa Borghese e il bioparco.
Sia gli ospiti interni che esterni possono fare un aperitivo a bordo piscina, ma anche pranzi e cene. A disposizione dell’hotel, che fa parte di Mytha Hotel Anthology, anche una terrazza e cocktail del Bar del Giardino.
La residenza, costruita a fine Ottocento in stile umbertino, ha ospitato per anni il convento Cabrini, secondo l’ordine religioso fondato da Francesca Saverio Cabrini destinato a formare le giovani aristocratiche. Il palazzo ha accolto anche alcune Principesse di Casa Savoia. Tutt’intorno si respira l’austerità e l’eleganza delle mura dell’ex convento femminile.
Gli spazi della lobby, ma anche delle diverse camere comunicanti, sono molto ampi in modo tale da permettere il soggiorno sia a famiglie numerose che per incontri di affari. L’hotel è curato nei minimi dettagli e intarsi pregiati, a cominciare dai marmi, legni e specchi. In tutto conta cento tre suite, dal gusto squisitamente italiano, divise in cinque categorie: Royal Suite, Executive Suite, Junior Suite, Classic Suite e l’Aldrovandi Junior Suite.
Il ristorante Assaje
Punto di richiamo molto forte per gli ospiti è il ristorante stellato Assaje, dal napoletano “abbondanza e non solo”, che richiama una cucina prettamente mediterranea. I piatti uniscono sia tradizione che futuro, nella forma e negli abbinamenti. La cucina dell’Aldrovandi, dopo lo chef Oliver Glowig e Claudio Mengoni, passa il testimone direttamente nelle mani del nuovo Resident Chef romano Lorenzo Di Gravio. Una classe 1987 con passato da militante (e tutt’oggi non disdegna un lancio in paracadute) che ha scoperto un’attrazione intensa per i fornelli. Fa del Lombo d’agnello in crosta di erbe con crema di ceci, cipolla rossa e pomodorini il suo piatto iconico. Il nuovo menu dello Chef Lorenzo Di Gravio vede al centro dell’attenzione altre portate elaborate e dal sapore unico quali la Zuppa fredda di pomodorini gialli con baccalà affumicato, peperoncini verdi e chips al nero di seppia; Risotto al basilico con seppioline scarpetta, peperone crusco e pecorino scoppolato e il Semifreddo allo zabaione con sablé alle mandorle e salsa al cioccolato.
Atmosfera intima, ma dai ritmi più veloci, è l’ambiente de Il Grill, piccolo bistrot reso particolarmente accogliente durante i mesi invernali grazie all’elegante camino che illumina e riscalda tutto il locale. Qui è possibile degustare proposte della tradizione sia mediterranea che internazionale.
Relax in una SPA di lusso
Attenzione riservata anche per le pause relax degli ospiti con la struttura dedicata del Mytha SPA dall’ambiente raffinato, stile tradizionale e dai toni caldi. Un rifugio per corpo e mente grazie all’esperienza dei terapisti e degli esclusivi trattamenti. Oltre ai massaggi tradizionali, una spa attrezzatissima con sauna, bagni turchi e una vasca per la talassoterapia. Tra i trattamenti più apprezzati, quelli con la forza rigenerante di Biologique Recherche Paris, linea scelta dalla Mytha SPA per l’elevata concentrazione di principi attivi vegetali e di origina marina.