Alexa Meade: l’arte di… trasformare il 3D in 2D

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Un’esplosione di colori ed energia. Ad osservarle bene, le opere di Alexa Meade sembrano quasi prendere vita… sarà perché la sua particolare tecnica consiste letteralmente nel dipingere contesti e persone reali, lasciando l’osservatore libero di intuire quella sottile linea che scandisce la fine della realtà e l’inizio dell’arte.

Nata a Washington D.C. nel 1986, Alexa Meade è una giovane e talentuosa artista con una tecnica unica che ha subito conquistato l’interesse del pubblico. Oltre ad aver realizzato collaborazioni con grandi personaggi e installazioni metropolitane in tutto il mondo, persino Mini l’ha incaricata di dipingere un’auto e dei modelli su una delle strade più frequentate di Tokyo e Desigual l’ha scelta per celebrare il World Art Day del 2015.

Come nasce l’idea di dipingere le persone?

Tutto è nato dalla mia curiosità di vedere l’effetto che faceva dipingere le ombre con della vernice nera! Presto questo desiderio si è evoluto nel dipingere tutti i colori in quanto parte di una realtà in 3 dimensioni che sovrasta il tutto. Mi sono resa conto che dipingendo in questo stile, ho potuto creare un ‘crollo’ della profondità, rendendo l’intera scena, umana e di tutto il resto, come se fosse un dipinto in 2 dimensioni. Ho frequentato alcuni corsi di scultura all’università che hanno influenzato veramente il modo in cui ho visto lo spazio e le relazioni tra gli oggetti.

Come realizzi le tue opere?

Mi piace dipingere quanto più possibile lo sfondo e gli abiti prima del giorno della pittura finale e della sessione fotografica. In un ritratto a figura intera posso trascorrere 2-5 giorni a dipingere le pareti, i pavimenti e i vari oggetti di scena. Dipingere i vestiti puó richiedere 1-4 ore a seconda della grandezza del drappo e di qualsiasi stampa a motivi. Ho bisogno di dipingere i vestiti sul corpo di un modello stand-in per catturare efficacemente le ombre nel contesto. Il giorno in cui dipingo il ritratto finale, il mio modello reale indossa i vestiti pre-dipinti e pitturo solo il viso e la pelle esposta. Mi piace ridurre al minimo il tempo che il mio modello deve prestare durante la sessione di pittura, così che non si annoi e possa essere vivace e coinvolto al momento della fotografia.

Come definiresti il tuo stile?

I miei dipinti sono come un Trompe-L’Oeil inverso. A differenza di una pittura tradizionale di Trompe-L’Oeil che induce l’occhio a pensare che una tela 2D potrebbe essere un vero spazio 3D, io faccio l’opposto: prendo il mondo 3D e creo l’illusione che sia un dipinto 2D.

Non dipingere gli occhi dei tuoi soggetti è una decisione artistica o puramente pratica?

Ho fatto alcuni esperimenti in studio dipingendo le palpebre ma spesso preferisco lasciare che gli occhi reali si esprimano per come sono. Mi piace l’effetto dello sguardo del soggetto che penetra attraverso la vernice e stringe lo spettatore, rendendo l’intero quadro vivo e creando una tensione tra due e tre dimensioni.

Hai mai dipinto su una tela?

L’ultima volta che ho dipinto su tela, avevo 16 anni! Non disegno schizzi per i miei quadri 3D su tela 2D. Quando progetto una nuova composizione, mi piace pensare al soggetto come ad uno spazio completo anziché a qualcosa su un’immagine statica.

Come selezioni i soggetti dei tuoi quadri?

All’inizio ho dovuto pregare amici e familiari per farmi da modelli ma ora scelgo spesso le persone che incontro nella vita reale, che per un motivo o l’altro stimolano la mia ispirazione. Ricevo molte richieste da parte di persone che vogliono posare per me e tengo tutto in una lista. Quando sono in viaggio, la guardo per trovare un modello locale da dipingere. Mi capita inoltre di fare dei ritratti su commissione.

Qual è la parte più difficile nella fase di realizzazione?

Una volta fatto, il lavoro è finito. Non si può tornare indietro e questo è davvero impegnativo. Quando guardo le foto di quella che mi sembrava una verniciatura perfetta, ad esempio, potrei notare un colpo di pennello o qualcosa di strano! La mia non è una pittura statica, ma è su una persona reale: possono esserci scatti con occhi chiusi a metà e giorni in cui il soggetto ha dei capelli ingestibili! Tutte cose impensabili nel comune modo di intendere la pittura.

Le esposizioni di Alexa Meade

L’arte di Alexa Meade è stata esposta presso la National Portrait Gallery di Smithsonian a Washington D.C.; La Saatchi Gallery di Londra; Galleria di Postmaster a New York City; Galerie Ivo Kamm a Zurigo; L’Exploratorium di San Francisco; Il Grand Palais di Art Paris. È rappresentata dalla Galleria Ingo Seufert per la Fotografia a Monaco di Baviera, Germania e la Galerie Sisso a Parigi, in Francia.

 

Tratto da Lusso Style di Settembre 2017