Il weekend di ALTAROMA si è aperto con le porte aperte al pubblico di Fendi al Palazzo Della Civiltà Italiana. Una mostra molto interessante dove sono state messe in esposizione una serie di installazioni di Giuseppe Penone, uno dei più grandi scultori viventi. La mostra Matrice conta una selezione di 15 opere dagli anni ’70 ad oggi, molte delle quali però inedite ed esposte per la prima volta in Italia. Opere ‘disordinate’ che vengono arginate dalla linearità del palazzo storico dell’EUR. Il titolo della mostra richiama quello di una delle opere più imponenti: Matrice, una scultura realizzata nel 2015 lunga trenta metri in cui un tronco di abete è stato scavato seguendo un anello di crescita, portando così in superficie il passato dell’albero.
A colpi di attenzione si sono sfidati nel pomeriggio di venerdi i sempre più emergenti Rani Zakhem e Giada Curti, un dolce finale invece con la sofisticatezza di Gattinoni in tarda serata.
Le modelle di Rani Zakhem hanno richiamato con maestria una atmosfera del jet-set degli anni ‘70 e ‘80, tra luci, paillette e stelle scintillanti. L’ispirazione è dovuta a costumi di scena di una cantante franco-egiziana, declinati nello stile ricco e allo stesso tempo etereo che ha da sempre caratterizzato le collezioni del designer. Ecco allora modelle jumpsuit, morbide e avvolgenti. Gli abiti sono scollati all’americana lasciando la schiena sensuale scoperta cingendo il collo con fasce con ricamo in pietre e cristalli. Outfits morbidi e scivolati, i cui volumi si allargano verso il basso e segnano la figura attorno al busto, mini abiti da cocktail denotati dalla preziosità delle lavorazioni regalano un tocco particolare alla Haute Couture disegnata dallo stilista.
Giada Curti sceglie nuovamente l’eleganza del St.Regis Hotel, nella storica Roma centrale. Sotto gli occhi di tutti una collezione primavera estate 2017 piena di fascino e glamour allo stato puro. Sabato è stata la volta di stilisti come Melampo, Persechino, Camaiani, Bona ed in chiusura Renato Balestra.
Un richiamo a corte per la sfilata di Camaiani, ambientata nella lussuosa cornice del Westin Excelsior Hotel di Roma. Una eccellente reinterpretazione in chiave contemporanea della corte spagnola di Re Filippo IV, Diego Velázquez. Una donna dalle linee a trapezio su camicie e abiti, morbidi pantaloni in seta e cotone. Estrosa ma piacevole la gonna la cui forma richiama l’Infanta Margarita, protagonista di un capolavoro del pittore, “Las Meninas”, il tutto impreziosito da fantasie -micro spinati su organza, fantasia batik dove il baffo di Velazquez diventa motivo barocco- e colori di contrasto, che vanno dal rosso al grigio chiaro, dal bianco al nero, passando per l’azzurro, che donano intensità alla donna Camaiani, una vera regina moderna dai toni sognanti.
Camillo Bona invece riporta le sue modelle nella contemporanea ex caserma di Via Guido Reni dove i grandi spazi permettono pienamente di osservare gli abiti denotati da maestria sartoriale. Lo stilista incentra ‘il suo momento’ sulla Roma che lo ospita. Vecchie canzoni di sottofondo accompagnano i passi delle modelle che indossano il bianco marmoreo declinato in giochi a volute circolari. Le perle e i coralli vestono il collo scendendo poi a cascata in fili di perle e pietre preziose. Ben 30 capi di finissima fattura dove trovano spazio anche lane lavorate in double e cachemire. Sul finale l’entrata in scena di una sposa moderna, ma che, non per questo, perde il fascino del desiderio femminile.
Renato Balestra si aggiudica completamente l’attenzione di questa edizione dell’alta moda romana. Nella mattinata di ieri, aprendo le porte del suo atelier in via esclusiva ai più stretti, mentre spiegava con grande passione l’impegno per le sue nuove creazioni, ecco la notizia inattesa della presenza di Virginia Raggi alla sfilata serale. Un annuncio imprevisto come quello della vera motivazione della sua presenza annunciata. Il Sindaco romano, a fine sfilata, ha infatti consegnato al Maestro della moda italiana il primo vero riconoscimento ufficiale in tema di haute couture italiano: la targa del Natale di Roma 2016 coniata in occasione del gemellaggio Roma – Parigi. “Non mi sono mai sentito tanto carico di energia come adesso, ho già tutta in mente la prossima collezione alta moda per luglio”, ha rivelato Balestra nel suo atelier con estremo entusiasmo. In tutta allegria e sincerità svela spassionato anche due consigli preziosi: “Il tacco basso in alta moda non mi piace, trovo che sia un’ostentazione di modernità. Meglio i tacchi alti con l’abito da sera. E poi ancora mi fa orrore la gran sera a declinazione punk, con lo stivaletto”. La collezione del couturier per eccellenza è incentrata sul risveglio della primavera, fiori e colori tenui sono infatti i cavalli di battaglia per la nuova stagione. Di notevole importanza l’abito arcobaleno che racchiude l’essenza della Venere di Botticelli. Fiori e minuziosi ventagli plissé in taffettas e chiffon glorificano il risultato del lavoro di Balestra. Una donna romantica e sensuale che corona la sua vivacità nel corpino in tulle multicolore impreziosito da rose ricamate in diverse nuances. Immancabile il pensiero alla sposa di oggi. Una regina in candido mikado e pizzo chantilly che esprime l’eleganza nell’equilibrio della linea, con i capelli adornati da una cascata di nuvole di fiori bianchi.