Anton Giulio Grande e la sua storia di stilista
Nonostante la sua giovane età, Anton Giulio Grande, stilista elegante e raffinato, ha alle spalle una carriera ventennale, che racconta la sua essenza attraverso le creazioni che propone di stagione in stagione.
Un artista della moda che prende ispirazioni dal passato e le reinterprata in chiave moderna, regalando collezioni sempre ricche di spunti interessanti. La sua moda parla di emozioni, di sensazioni, ma anche di fantasie. Glamour, eccentricità e classe: le sue linee tendono ad esaltare al massimo la femminilità. Anton Giulio Grande è stato in grado di creare, fra mille difficoltà, una Maison di moda che ha saputo imporsi sia in Italia che all’estero. Con lui abbiamo intrapreso una discussione sul mondo della moda e del lusso, ma abbiamo anche voluto farci raccontare le sue emozioni dopo 20 anni di carriera. Ovviamente, dando un’occhiata anche al futuro.
L’intervista ad Anton Giulio Grande
Da dove nasce la sua passione per la moda?
Nasce con me, dai primi anni della mia infanzia. Già da allora avevo creato un mondo intorno a me dove regnava la bellezza… disegni, musica, spettacoli in televisione con le soubrette e attrici del momento, abiti scintillanti, riviste di moda… ma anche solitudine e incomprensione e desiderio di evasione.
In che modo è riuscito a creare una Sua maison?
Dopo la laurea presso il Polimoda di Firenze e il master presso l’F.I.T. di New York avvenuta tra l’altro in età molto giovane in quanto nutrivo ambizione e ansia di bruciare i tempi, volevo diventare un protagonista della moda, dopo brevi ma importanti stage di formazione professionale post laurea presso Maison Sorelle Fontana e Gattinoni, decido che la mia strada era quella di lavorare per me stesso e per il mio marchio.
Fu una scelta coraggiosissima in quanto veramente giovane ma tanto audace… ma andò bene perché ad appena 23 anni entrai a far parte ufficialmente nel calendario dell’alta moda italiana come il più giovane della storia e partecipai alla sfilata collettiva ‘Donna sotto le stelle‘ a Piazza di Spagna in diretta Tv mondiale…
Quali sono stati, in passato, i suoi modelli d’ispirazione?
Tantissimi ma ognuno di forte personalità. Dalla musica di Freddie Mercury a David Bowie e Madonna, alla moda di Yves Saint Laurent, Ferrè e Valentino, al cinema di Zeffirelli ed Helmut Berger, le attrici del passato Rita Hayworth, Greta Garbo, Marlene Dietrich, alle fotografie di Helmut Newton. Fino alla letteratura di Oscar Wilde e Charles Baudelaire: il mio mondo di sempre e per sempre!
Cosa la ispira oggi?
Attualmente è tutto diverso. Mi ispirano i viaggi, i musei, le mostre d’arte, il rivisitare e rinnovare il passato speranzoso in un cambiamento soprattutto qualitativo. Credo che senza conoscenza culturale del passato non ci possa essere né presente né futuro. Attualmente in generale e in qualunque campo, non solo quello della moda percepisco incertezza e approssimazione.
Qual è il concetto di moda di Anton Giulio Grande?
Attualmente vedo molta confusione, di stili, tendenze e soprattutto di comunicazione. Spero che questo momento di crisi, come sosteneva Albert Einstein, possa essere di riflessione e al tempo stesso possa spazzare tutto ciò ciò che è inutile e distruttivo circola nel mondo in generale. Personalmente continuo a creare e produrre in Italia, una vera e coraggiosa impresa, attingendo al passato ma in versione moderna e sempre a favore delle donne rendendole sempre belle, insistendo sulla qualità e su capi unici cercando di veicolarli attraverso comunicazione di qualità affidandomi a dei professionisti veri e del settore.
Ci può parlare delle Sue nuove collezioni?
Perlopiù mi occupo sempre di alta moda luxury, creando collezioni con capi unici spesso realizzati ad hoc e in esclusiva per le mie clienti personalizzandoli al massimo con cura e dettagli esclusivi. Attualmente sto cercando di espandere il mio marchio anche su altri tipi di accessori sempre realizzati con coerenza di stile e qualità e soprattutto in Italia.
Quali sono le passerelle a cui è più affezionato? Perché?
Tante, qualunque mi porta emozione perché credo in quello che faccio. Sicuramente la mia prima in alta moda a Roma e Piazza di Spagna rappresentano l’inizio di una lunga serie di eventi prestigiosi e fortunati sia in Italia, in Tv, che all’estero.
Che tipo di rapporto ha con i suoi clienti?
Rapporti personali, diretti e di stima e affetto. Si viene a creare un rapporto intenso perché a causa delle tante e pignole prove cui le sottopongo, ci vediamo spesso e creiamo insieme dei veri e propri virtuosismi sartoriali e personalizzati. Spesso resta un rapporto di amicizia nel tempo.
Italia ed estero: quali le differenze in questo momento nell’apprezzare il lavoro degli stilisti?
L’Italia rimane, nonostante la crisi, un punto di riferimento costante all’estero. Molti direttori creativi di Maison storiche importanti sono italiani.
Moda e lusso: che rapporto c’è?
Un divario attualmente. Non esiste via di mezzo. Da un lato la moda immediata mordi e fuggi, low profile, delle grandi aziende che comunque si ispirano ai grandi stilisti producendo a basso costo. Dall’altro lato le collezioni degli stilisti internazionali con collezioni very luxury di abbigliamento, scarpe e borse amatissime soprattutto all’estero, diventate oggetto quasi di culto. Un tempo la moda era solo lusso e per poche privilegiate, ora è diverso perché esiste una larga e spesso inutile offerta.
La moda italiana è ancora un’icona nel resto del mondo o è cambiato qualcosa?
La moda italiana insieme a quella francese, rimangono icone ancora indiscusse nel mondo, vivendo anche e soprattutto dell’allure e tradizione del passato. Gli abiti Made in Italy nella storia del cinema, politica, costume spesso diventati cult e attualmente nei musei o comunque oggetto di ispirazione eterno.
Quali sono i progetti immediati per la Sua Maison?
Continuare con convinzione e impegno qualitativo a creare abiti e collezioni di alta moda ma moderni, magari più accessibili nei prezzi e nella vestibilità cercando di essere al passo coi tempi con competizione affermando qualità e ricerca continua.
Come immagina il brand AGG fra 10 anni?
Immagino o meglio spero in tempi migliori in tutto ciò che circonda il mondo della moda, immagino un brand sempre di alta moda alla continua ricerca di un lusso moderno.
Tratto da Lusso Style di Gennaio 2019