La moda parigina è conosciuta e acclamata in tutto il mondo, ma la Francia è anche la terra madre dei più antichi e conosciuti profumieri dai tempi del Re Sole, che si narra fosse il re più profumato del mondo! Per raccontare la storia di questo splendido settore, nasce a Parigi il Grand Musée du Parfum, ospitato nei 1400 metri quadrati di un bellissimo edificio di rue Faubourg Saint-Honoré, un hôtel particulier (ovvero un palazzo privato d’epoca) appartenuto anche al famoso stilista Christian Lacroix.
Quando è l’olfatto a guidarci…
Il Museo è un polo espositivo sensoriale che punta ad esaltare le fragranze e formare nuovi esperti, grazie ad un team di professionisti tra scienziati e ricercatori ma anche designer, scenografi e artisti, che hanno contribuito a renderlo unico. Non una semplice esposizione, ma l’arte di esporre l’impalpabile con l’obiettivo di diventare la vetrina internazionale di una delle più esportate eccellenze francesi. Grazie a tecnologie sofisticate, ologrammi e terminali interattivi, i visitatori sono guidati in un’esperienza sensoriale fatta di fragranze e nuove scoperte olfattive che rendono concreto l’invisibile.
Troppo spesso l’olfatto passa in secondo piano rispetto agli altri sensi come la vista, il tatto, il gusto e l’udito e al Grand Musée du Parfum è chiara la volontà di far prendere coscienza al pubblico del proprio “naso” e del suo ruolo nella quotidianità. Per farlo, al visitatore viene consegnata all’ingresso una smartcard in cui “memorizzare” gli aromi preferiti per scoprire alla fine del percorso il proprio profumo “tailor-made”. Grazie ad un tablet in grado di rilevare i gusti olfattivi di ogni visitatore – tra gli oltre sessanta aromi che si incontrano durante il percorso – ognuno può scoprire la fragranza più adatta a sé, alla propria personalità e al proprio carattere.
Le sezioni del museo
Il Grand Musée du Parfum è un percorso interattivo che, attraverso l’uso di video e dispositivi hi-tech, testimonia l’importanza del senso dell’olfatto nella vita quotidiana. Nella prima sezione del museo, al piano interrato, è possibile ripercorrere la storia dei profumi dall’antico Egitto sino ai giorni nostri: dal kyphi, il profumo dei faraoni, considerato la prima formula dell’umanità agli aneddoti storici come i 40 litri di acqua di colonia che Napoleone beveva ogni anno, fino alle fragranze più moderne. La seconda sezione, dedicata all’immersione sensoriale, spiega cos’è un odore e come funziona il senso dell’olfatto, dimostrando che non tutti sentiamo gli stessi odori!
È qui che il design inizia a farsi spazio, intrecciandosi con il profumo. Nel Giardino dei sensi, delle campanule giganti sovrastano la sala ottocentesca diffondendo sentori di nutella, lamponi, rosmarino e sfidano i visitatori a riconoscere anche gli aromi più conosciuti quando si trovano fuori contesto.
Addirittura c’è un boudoir vietato ai minori, dedicato alla trasgressione con cannabis e note di assenzio. Delle audio-ampolle illustrano ai visitatori l’abc delle famiglie olfattive e avvicinano anche i più giovani ad un mondo inesplorato che ha segnato le tappe della storia.
Per spiegare come siano almeno 400 le molecole che servono per creare un vero profumo, ma solo 3 quelle che servono all’olfatto per riconoscerlo, è stato allestito un enorme bouquet stilizzato ed un ologramma ripercorre la strada olfattiva che va dal naso al cervello.
Infine, la sezione dedicata all’arte del profumiere, ovvero di colui che crea i profumi, mette in luce le materie prime e la biblioteca di odori da cui trarre ispirazione per “inventare” un profumo. Un’affascinante installazione con tante gocce sospese propone 25 materie prime fondamentali nella “tavolozza” del profumiere: profumi spesso inconsueti, strabilianti e inebrianti, che difficilmente possono essere descritti a parole e che evocano emozioni diverse per ciascuno.
Ogni profumo è diverso a seconda di chi lo annusa…
…così ognuno può uscire dal Grand Musée du Parfum con una storia differente nel naso! A breve saranno attivati corsi per adulti e bambini che permetteranno di apprendere l’arte antica della profumeria e in futuro, anche il giardino dell’edificio – ben 1200 metri quadri – completerà il percorso con nuovi stimoli. Costato sette milioni di euro, il Grand Musée du Parfum è un progetto imponente nato dalla collaborazione di ben 66 case del settore – riunite nel Syndacat Française de la Parfumerie (SFP) e del International Flavors & Fragrances (IFF), leader mondiale nella creazione di profumi e aromi per l’industria.
Gli altri musei del profumo a Parigi
Per rendere onore a questo splendido settore a Parigi sono molte le esposizioni dedicate all’olfatto e alle essenze. Il Grand Musée du Parfum non è certo il primo museo parigino dedicato al profumo, anche se indubbiamente è la più grande, originale e coinvolgente galleria dedicata all’olfatto e alle essenze. Dal 1926 Fragonard crea eau de toilette e prodotti aromatici secondo la grande tradizione della profumeria francese.
Il Musée du Parfum Fragonard (9 Rue Scribe), di proprietà della maison, ripercorre la storia del profumo all’interno di uno splendido hôtel particulier a pochi passi dall’Opéra Garnier. Questo piccolo museo contiene una bellissima collezione di boccette dalle forme strane e particolari, antichi oggetti da profumeria. Sulla scia del successo avuto sin dalla sua apertura, nel lontano 1983, era poi stato inaugurato un nuovo sito nell’autunno 2015, il Nouveau Musée du Parfum Fragonard (3-5 Square de l’Opéra Louis Jouvet) la cui ambientazione ricrea una fabbrica di profumo di fine Ottocento.
Infine, non va dimenticato Osmothèque, lo storico archivio di fragranze ormai introvabili altrove, meta di pellegrinaggio per ogni vero appassionato, che ha sede nella vicina Versailles.
Tratto da Lusso Style di Marzo 2017