Dal Colosseo ai Fori Imperiali, dal Duomo di Milano al Castello Sforzesco, passando per il Battistero di Firenze, il Museo Egizio e la Mole di Torino, Piazza San Marco a Venezia e chi più ne ha, più ne metta. L’Italia per il turismo mondiale rappresenta l’eccellenza assoluta e il nostro Paese ospita all’interno dei suoi confini alcune tra le meraviglie più incredibili da ammirare. Ma il Belpaese è particolarmente apprezzato dai turisti provenienti da tutto il mondo anche per le sue straordinarie bellezze paesaggistiche naturali, che troppo spesso, invece, noi italiani ci dimentichiamo di esaltare. Un esempio evidente è la Baia di Ieranto, nella penisola sorrentina, che è anche una delle experience proposte dall’Hotel Ara Maris, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Sembra di tornare indietro nel tempo
L’impressione che si percepisce ammirando la Baia di Ieranto è quella di essere immersi in un quadro, in cui il mare straordinario delle coste fa da sfondo ad un contesto naturale che riporta ad altri tempi. Qui, infatti, le leggendarie sirene, secondo quanto raccontato da Plinio il Vecchio, scelsero la propria dimora. E sempre qui, secondo la mitologia greca raccontata nell’Odissea di Omero, Ulisse avrebbe incontrato queste creature durante il suo ritorno verso Itaca.

Le meraviglie della Baia di Ieranto
Scendendo verso il mare, accedendo ad un percorso FAI (Fondo per l’Ambiente italiano), è possibile notare una particolare conformazione del territorio che, se osservato con attenzione, ricorda molto la forma di un falco, che proprio da queste parti è possibile incontrare contabilità.
La discesa, che inizia dalla cittadina di Nerano (celebre tra l’altro per la famosa pasta alla Nerano) è a tratti difficoltosa ma con un po’ di buona volontà ad un abbigliamento adeguato risulta praticabile. E il frutto dello sforzo alla fine è premiato da immagini favolose di un paesaggio senza pari. Dalla Baia di Ieranto è possibile ammirare anche i Faraglioni di Capri, oltre ad una costa che invita alla contemplazione.
E a pochi metri dalla spiaggia, grazie all’opera del FAI, è stata ripristinata la vegetazione originaria, rendendo la baia un’oasi di biodiversità. che oggi comprende specie come il rosmarino, l’euforbia e il ginepro. Oggi riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario e inclusa nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, la Baia di Ieranto è una destinazione d’eccellenza per chi ama la natura incontaminata.
