È il “luogo del cuore” per molti – se non per tutti – in famiglia, dopo una giornata di lavoro o di studio fuori casa: il divano è un piacevole ritrovo, l’ideale per leggere un buon libro, guardare la televisione, o semplicemente rilassarsi.
Importante è allora preservarlo da eventuali macchie di cibi e bevande, graffi di animali domestici, o “scorribande” dei bambini più vivaci. Per garantire a questo mobile d’arredo una vita più lunga, al riparo da possibili “insidie”, ed in genere per contrastare gli inevitabili segni di usura dati dal trascorrere del tempo.
Come fare dunque? La risposta sta nel copridivano, un rivestimento in tessuto che svolge una funzione pratica e logistica, di protezione appunto, costituendo al tempo stesso una gradevole nota di stile nell’arredamento, con cui si armonizza.
Perché l’acquisto sia “definito”, è tuttavia necessario seguire alcune fondamentali linee-guida, tenendo conto dei modelli e dei materiali disponibili, come pure delle diverse fantasie, senza ovviamente trascurare le dimensioni del proprio divano, e quindi le misure del rivestimento verso cui orientare la propria scelta.
Le tipologie disponibili
A due, tre o quattro posti, con o senza braccioli, angolari… sono davvero tanti i modelli di copridivano offerti dal mercato.
Quelli elasticizzati si rivelano la soluzione più immediata ed apprezzata, perché pratici da adoperare, adattabili a qualunque forma del divano, e realizzati con tessuti all’occorrenza agevoli da smacchiare. Ma è possibile optare anche per il modello ad unico blocco, se il proprio è un divano senza braccioli, oppure per uno con protettori separati, se esso ne è fornito.
Un copridivano angolare, infine, richiederà un’attenta valutazione delle misure del divano e della protezione, considerando che il commercio offre più alternative, in base alla singola situazione.
I materiali e le fantasie
I materiali acquistano grande importanza nella scelta di un copridivano, perché legati alla sua specifica destinazione d’uso: si pensi all’impermeabilità o all’elasticità come fattori determinanti qualora il proprio scopo sia la protezione di tutto il divano.
La microfibra, ad esempio, è largamente adoperata perché leggera, morbida e versatile, nonché anallergica ed antiacaro. Il cotone e la canapa, invece, sono fibre naturali e molto resistenti, ma non “brillano” nella flessibilità. Soluzione di grande impatto visivo ed al contempo molto pratica è poi quella del velluto, tra l’altro un tessuto caldo.
E così come nei materiali, ampia scelta c’è anche per quel che concerne le fantasie, dalla classica tinta unita, alle fantasie geometriche, alle stampe dai colori più sgargianti.
Ma come muoversi in questo grande mare magnum? Certamente una bella passeggiata per negozi fungerà da ispirazione… ma perché non lasciarsi tentare da un “comodo” acquisto sul web, per nulla “inferiore” nell’offerta? Scegliere i migliori copridivani online si rivelerà allora la scelta ad hoc per un prodotto funzionale e di qualità, che non trascuri al contempo l’estetica.
Le giuste misure da prendere
Salvo il caso in cui ci si rivolga ad modello elasticizzato con taglia universale, per scegliere il copridivano più indicato è necessario prendere le giuste misure del proprio divano, affinché il rivestimento vi si uniformi nel migliore dei modi.
Basta allora munirsi di un metro e misurare la distanza tra un bracciolo e l’altro, partendo dall’esterno, e concludendo con esso. Mantenendosi sempre piuttosto larghi, onde evitare di lasciare angoli scoperti o un effetto eccessivamente “attillato”.
Andrà poi misurata la lunghezza dello schienale del divano, inclusi i braccioli, per poi procedere con le misure della seduta interna – comprensive della profondità – escludendo in questo caso i braccioli stessi.