La collezione di haute couture parigina autunno-inverno 2016 di Lucie Meier e Serge Ruffieux per Dior è stato un ritorno alle origini della maison in grande stile.
La passerella è stata simbolicamente quella del Salone al numero 30 di Avenue Montaigne. Il tailleur Bar, vera e propria essenza della Maison Dior, è la principale ispirazione di Lucie Meier e Serge Ruffieux. Una silhouette costituita da una giacca attillata come una clessidra e da una gonna lunga che insieme riprendono tutti gli aspetti del tailleur Bar. A cominciare dalla sua palette originale, un brillante contrasto tra bianco e nero colora l’intera collezione. La predilezione della donna di Christian Dior per il bianco e nero viene subito dichiarata, sono i colori che rivestono da sempre infatti una particolare importanza per Meier e Ruffieux: rappresentano la dualità maschile e femminile, storia e modernità.
Lo stesso Monsieur Dior adorava la giustapposizione dei due colori. “Il bianco è puro e semplice, e sta bene con tutto”. E ancora: “Potrei scrivere un intero libro sul nero”. Da queste citazioni nasce l’idea di una palette totalmente in bianco e nero che invade materiali e stampe.
La struttura del tailleur Bar è infatti reinterpretata. Meier e Ruffieux iniziano dalla gonna, si gonfia come un morbido bignè, l’abito aleggia con la fluidità aggraziata dell’acqua, ricami preziosissimi scintillano alla luce della sala elegante.
La fodera inspessita da organza diventa poi un vero abito a parte. La giacca è decostruita, allungata sulle falde o ruotata in verticale, donando in tal modo animazione e movimento.