A pochi passi da Fontana di Trevi, lo scorso 2 febbraio si è presentato alla stampa e alla Capitale, il primo “ristorante con dentro un hotel” come il Don Pasquale si racconta.
Nel cuore del theater district romano, con un grande effetto scenografico e un eccentrico dècor che stupisce tutti, il ristorante decisamente unconventional, illumina la presenza di una scena effettivamente quasi teatrale, un’opera buffa, giocosa piena di riferimenti alla Commedia dell’Arte, che Donizetti compose nel 1842.
Il ristorante Don Pasquale dell’Hotel Maalot è in Via delle Muratte, nel rione Trevi, dove il musicista Gaetano Donizetti ha abitato e si è fermato per prolifici anni di produzione. Sono tante le suggestioni teatrali dentro il Don Pasquale. A cominciare dal menu disegnato come fosse un programma d’opera, due atti anticipati da un preludio, l’intermezzo con una scelta di tre insalate e un dolce epilogo prima della chiusura del sipario. Menzionati i “cambi di scena”, piccola sezione di menu nel menu con tre grandi classici d’hotel e d’oltreoceano.
La struttura
Ambiente luminoso e nel contempo intimo, con spazio della corte centrale, la lounge percepita subito come teatrale con la volta a dare ulteriore apertura verso l’alto e luminosità dal lucernario che ricorda la copertura in ferro e vetro del gioiello art nouveau della Galleria Sciarra poco distante.
Protagonista è un lampadario a bracci sontuoso e scenografico, quasi due metri di diametro e altrettanti d’altezza. Lo spazio si articola su più livelli con il cocktail bar che si staglia in secondo piano incorniciato dietro due archi che danno sullo stesso salone.
Sala studiolo e reception con libreria a parete e tappezzerie animalier delle poltrone come i cuscini sparsi in sala. Atmosfera british, quasi coloniale, con un parquet di rovere in una calda tonalità miele.
Il progetto architettonico dell’intero palazzo dell’Hotel Maalot (sviluppato su 4 piani per circa 3000 mq) firmato dall’Architetto Roberto Antobenedetto di RPM Proget, rispecchia appieno la volontà di mantenere l’heritage del luogo, pur con molte incursioni progettuali contemporanee che danno agli spazi un’identità tra passato e contemporaneità del tutto nuova.”Almost Classic” appunto, il nome della serie di dipinti decisamente “spiritosa”, a tratti irriverente, firmata Stanley Gonczanski.
Qui è ribaltata l’idea di un ristorante d’hotel, di fatto è un ristorante con dentro un hotel: il Don Pasquale è la pancia e il cuore dell’hotel. Dovunque si può bere un caffè, fare colazione, fermarsi a pranzo o sorseggiare un tè nel pomeriggio, prendere un aperitivo, tirare fino a cena o sorseggiare un cocktail dopo. Atmosfera chic informale, hip sebbene abbordabile, cosmopolita ed eccentrica. Il posto giusto per incontrarsi, socializzare, anche proprio tra romani oltre che tra viaggiatori di tutto il mondo. Complice anche un soundtrack con playlist di mix di grandi classici e hit più rock.
La proposta enogastronomica
“L’armonia di un piatto sta nella sua musicalità, fatta di note forti e soavi che toccano le corde del gusto e del cuore”, apre così il menù presentato a firma di Domenico Boschi, Executive Chef del Don Pasquale. Uno stile eclettico da bistrot contemporaneo della movida capitolina che ha nel DNA, origini amatriciane: piatti evergreen della romanità proposti con sapienza moderna e comfort food di una cucina immediata. Un all day dining (dalla prima colazione alla cena fino a mezzanotte) per un solo piatto o una sequenza di sfizi; anche da street food, presentati con straordinaria grazia. Il vino al calice o alla carta che, a parte una selezione di champagne, spazia tra le regioni.
L’Hotel
Trenta camere e suite, ognuna diversa dall’altra, distribuite su quattro piani di un palazzetto ottocentesco in cui gli ospiti godono di un’atmosfera home sweet home dove i colori e le fantasie dei tessuti regalano agli spazi un’aria domestica raffinata, di grande calore e gioiosità. Uno stile british contemporaneo che, in molte camere, non fa mancare il caminetto.
Grande cura per gli arredi con librerie d’ingresso, scrivanie, comodini realizzati con diverse tipologie di legni pregiati impreziositi da fili di foglia oro. Le stanze da bagno sono rivestite con marmo Arabescato Corchia caratterizzato dalle venature grigio perla su fondo bianco latte.
“Il nuovo Maalot Roma e il suo ristorante Don Pasquale – racconta il General Manager Edoardo Officioso – si propone di diventare, nel cuore della Roma più autentica, il punto di riferimento per una clientela anticonformista, giovanile, amante del bello e della buona cucina. I nostri ospiti saranno avvolti da un’atmosfera vibrante fatta di colori, di arte, di gusto e da un servizio attento, amichevole ma discreto”.