Donne orientali, la bellezza è… un culto!

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L’Oriente custodisce irresistibili ed allettanti segreti di bellezza, che il mondo occidentale vuole carpire: i numeri di Cosmoprof Asia parlano chiaro e le esigenze delle donne con gli occhi a mandorla che sono quelle di idratare, schiarire, levigare e ringiovanire, sono le stesse delle donne occidentali.

Fiale a base di bava di lumaca, alghe che trasformano la luce in energia per le cellule, polvere di legno e fermenti lattici. La bellezza, per le donne orientali, è un concetto molto complesso e che richiede tempo e dedizione per raggiungere il proprio obiettivo: una pelle luminosa, morbida e soprattutto chiarissima. Del culto della bellezza, le donne asiatiche sono autentiche custodi, dalla Thailandia alla Malesia, dalla Cina all’India, tutte vogliono una pelle porcellanea, turgida e levigata. Aspirano a capelli lucidi ravvivati da sfumature di castano, rosso o biondo, tanto che “Espresso”, un balsamo colorante, ha venduto un milione di pezzi nella Corea del Sud. 

I segreti di bellezza in una mappa geografica

Ogni paese ha i suoi segreti e i suoi rituali, quelli giapponesi lunghi quanto una cerimonia del tè, sono arricchiti da maschere al collagene e alghe, sieri preziosi per labbra fruttate e rosee, ma anche piccoli presidi cosmetici per lo skincare e il makeup, eyeliner adesivi, spazzoline esfolianti e patchs di ogni forma e colore. La pelle di luna la si conquista a colpi di estratti di plancton, funghi Reishi, stelle marine, ma anche fiale lussuose prodotte grazie alla perlegenist technology, che utilizza un’alga per trasformare la luce in energia cellulare.

Le koreane sono le vere trendsetter, mantenersi belle e curate è un obbligo, la parola d’ordine è “Ulzzang look”, cioè miglior faccia, da ottenere sia con la chirurgia plastica che con i cosmetici più all’avanguardia. Per le cinesi invece è indispensabile lo strobing, un makeup studiato per illuminare il viso in punti strategici con tocchi di highlighter sugli zigomi, la fronte, il dorso del naso, il mento, la palpebra fissa e l’angolo interno dell’occhio. Qualche pennellata che regala un viso luminoso e senza età. La tecnica prevede un correttore illuminante o ciprie molto chiare da applicare con un pennello largo a setole morbide. Polveri e creme, blush flush, oli solidi con un piccolo rilascio di colore regalano al viso un effetto traslucido, quasi gelatinoso, e danno volume alle guance.

Nella beauty routine delle birmane, di qualsiasi estrazione sociale, non manca mai la polvere ricavata dal legno Thanaka (il nome scientifico è Hesperethusa crenulata), un albero molto simile al sandalo che cresce nella regione di Pakokku. Comprano i tronchetti nei mercati, anche se per le donne più emancipate esiste la polvere già pronta, li inumidiscono, li strofinano su una lastra laccata con una resina o su una pietra pomice. La polvere ottenuta, aggiunta all’acqua, si trasforma in fluido simile al fondotinta,che regala colore e protezione al viso. È un cosmetico multiuso: funziona da filtro solare, rende la pelle più radiosa, la protegge dalle impurità, elimina macchie e brufolettti.

L’Ofi (Officina Farmaceutica Italiana) sta studiando il modo di ricavare una crema dall’Hesperethusa crenulata per consentire anche alle donne occidentali di beneficiare di un viso pallido. Le malesi invece si avvalgono dei pesci Garra Rufa che si trovano nei bacini acquosi delle Fish Spa,qui vengono depurate e ripulite dalle cellule morte grazie all’azione dei pesciolini che rendono la pelle lucente e morbida.

Le indiane puntano invece tutto sullo sguardo, matita nera, mascara con diciotto tipi di scovolini e kajal in abbondanza. Ma anche hennè per decorare il corpo, oli ricchi per impacchi ai capelli, detergenti per combattere contro la pelle oleosa e ispessita. Ma sembrano essere le filippine le più belle e curate del reame. Finaliste nei concorsi di bellezza di tutto il mondo, non lesinano in olio di mandorle su ciglia e sopracciglia, cocco in olio e latte per un corpo setoso, infusi di the verde, ma anche maschere di resina con idratanti, nutrienti, schiarenti,a base di caviale e oro colloidale che devono stare in posa almeno 40 minuti. La bellezza da Levante è considerata e codificata dalla tradizione, perché segno di rispetto, per sentirsi in armonia con gli altri e con il mondo che li circonda, emblema di una società sofisticata e millenaria.

A cura della Dott. Francesca Bocchi

 

Tratto da Lusso Style di Luglio-Agosto 2018