DUBL ESSE, spumante in limited edition
firmato Fabio Novembre

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La collaborazione tra la celebre cantina Feudi di San Gregorio e uno degli architetti e designer italiani più famosi, Fabio Novembre, ha dato vita ad un’edizione a tiratura limitata dello spumante Metodo Classico DUBL, il DUBL ESSE, una selezione limitata 100% Greco, il più nobile dei vitigni bianchi meridionali, racchiuso in una cornice disegnata in esclusiva dallo stesso Fabio Novembre.

Antonio Capaldo, Presidente di Feudi di San Gregorio, ha così descritto questo progetto: “La selezione di DUBL, DUBL ESSE, riflette il grande potenziale qualitativo dei nostri spumanti e del territorio che dà loro la vita. E riflette anche la nostra piena consapevolezza del potenziale di questo progetto, a quasi quindici anni dalle prime prove. DUBL si arricchisce così di un nuovo grande spumante, in tiratura limitata, e di una nuova grande collaborazione nel design, con il contributo unico dell’amico Fabio”.

Feudi di San Gregorio rappresenta oggi una delle eccellenze vinicole del sud d’Italia, non solo per la qualità del vino, ma anche per l’innovazione: l’azienda è stata infatti una delle prime in Meridione ad applicare il Metodo Classico sulle uve della tradizione campana, Greco di Tufo, Aglianico e Falanghina, che ha portato una decade fa alla nascita di DUBL.

Per DUBL ESSE Fabio Novembre ha immaginato un oggetto in cui ricerca estetica minimalista e poetica metafisica si incontrassero, creando un mix tra icone ed immagini religiose e riferimenti della sua infanzia.

Partendo dalla tiara papale di Papa Gregorio Magno, al quale la cantina di Feudi di San Gregorio è intitolata, Fabio Novembre ha studiato una soluzione grafica di partenza per il design della bottiglia: tre fasce color oro che via via si restringono proprio come nella tiara del Papa.

“Scegliere di utilizzare la stessa soluzione grafica per le bottiglie di DUBL”, ha dichiarato Novembre, “non vuole assolutamente essere una mancanza di rispetto quanto una forma di omaggio a colui il quale è intitolata la cantina di Sorbo Serpico, che nel suo rapporto con la terra si riconosce militante, a volte sofferente, ma sempre trionfante”.