Eleganza è sinonimo di esclusività?

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Foto: Circle of Gentleman

In certi ambienti, si sa, l’abito fa il monaco e l’occhio vuole la sua parte. No, non mi sono ingoiato il libro dei proverbi e delle frasi fatte, ma tra le mie riflessioni quotidiane, ce n’è una che ronza in testa da un po’: eleganza è sinonimo di esclusività? Ed essere eleganti significa anche entrare di diritto a far parte di un mondo a parte? Onestamente i miei pensieri vanno oltre.

L’eleganza è, a mio sindacalissimo giudizio, innata in una persona. L’eleganza sta nel portamento, non in quello che si indossa, è insita nel modo di parlare, di sorridere di osservare. Se si fa indossare un abito Hugo Boss ad una persona gretta nei modi, il risultato sarà inevitabilmente negativi agli occhi di un osservatore esperto del settore. Eppure non è detto che una persona poco raffinata debba far brutta figura per forza in società… Se, come detto, l’eleganza è un qualcosa di innato, il savoir faire può sempre essere appreso, permettendo a chiunque di essere “ammesso” in certe situazioni senza troppe difficoltà. Si può imparare ad essere raffinati, ma forse è impossibile arrivare ai livelli di eleganza di chi, certe dote le ha innate. Ho visto persone a cui bastava indossare un jeans e una camicia per essere immediatamente associate al termine esclusivo e altre a cui non era sufficiente sfoggiare un completo da 4000 euro per essere anche solo avvicinate a certi ambienti…

Dunque la risposta alla mia domanda di prima, ovvero se l’eleganza è sinonimo di esclusività, è sì. Ma non intendendo il termine esclusività come qualcosa di “non destinato a tutti”, bensì inteso come innata capacità di esserlo. Utilizzando un paragone calcistico, ci sono stati molti grandi giocatori, grandi bomber, eccellenti centrocampisti, fantastici portieri e difensori, eppure, livelli di grandiosità assoluta l’hanno raggiunta in pochi. Allenandosi ogni giorno, si può migliorare la propria tecnica individuale, ma poi guardi una partita giocata da Maradona e ti rendi conto, che l’eleganza e la classe allo stato puro non possono essere raggiunte nemmeno con una vita di perfezionamento. È un fattore genetico, che si manifesta oppure no in una persona.

Tuttavia, continuo a pensare che al di là dell’effettivo piacere che offre alla vista e agli altri sensi una persona elegante, sia in realtà un altro il fattore determinante affinché si possa essere davvero “esclusivi” è l’abilità nell’esibirla. Mai sfoggiare o vantarsi delle proprie doti, sono gli altri a doverlo fare. In buona sostanza il mio pensiero è: l’eleganza è innata, ma a metterla in evidenza devono pensarci gli occhi ammirati di chi ci sta intorno.