Dopo quasi due anni di lockdown il desiderio di rimettere gli sci ai piedi non è mai stato così intenso. A Cortina, il Faloria Mountain Spa Resort si prepara a questa tanto attesa stagione invernale con numerose novità all’insegna del gusto e del benessere.
Tanto per cominciare il nuovo ristorante, appositamente creato per al ripartenza in questa nuova stagione. La nuova proposta gourmet è stata affidata a Giovanni Gagliardo, Chef originario di Pagani (Salerno), che vanta esperienze presso i ristoranti stellati del Capri Palace – “L’Olivo” e “Il Riccio”- e “Il Pellicano” a Porto Ercole. Il menù è tradizionale con un pizzico di innovazione.
Al centro della nuova carta si trovano gli ingredienti del territorio, provenienti da piccoli produttori di Cortina e dintorni selezionati direttamente dallo chef: carne, salumi della tradizione, come speck e crudo di sauris, e formaggi come fodom, bastardo del grappa e imperatore delle dolomiti sono accompagnati da materie e proposte mediterranee con un tocco di creatività.
Menu tipici e caratteristici
Il menù invernale spazia così dal mare alla montagna, con protagonisti cervo, manzo e salumi, ma anche baccalà scampi e bottarga. Un’attenzione particolare alla frutta e verdura di stagione utilizzando prodotti presidi Slow Food come i come mandarini di Ciaculli, zucca e radicchio tardivo di Chioggia. Immancabili il pane – realizzato con farine di grani antichi- e la pasta, rigorosamente “fatta in casa” con uova fresche italiane biologiche. Protagonista di uno dei piatti l’uovo Parisi – prodotto da una selezione avicola di galline livornesi la cui alimentazione prevedere l’integrazione del latte di capra – che verrà proposto all’interno della nuova carta in abbinamento al tartufo nero pregiato.
Per queste festività lo chef propone inoltre il “White Truffle Experience” un menù ad hoc che vede protagonista, dall’antipasto al dolce, un ingrediente speciale: il tartufo bianco d’Alba, per un’esperienza gastronomica fuori dall’ordinario.
Il Faloria Restaurant conta 70 coperti, ospitati all’interno di uno scenografico padiglione vetrato con una vista mozzafiato sul paesaggio alpino: il monte Croda da Lago su un lato e il Trampolino Olimpionico del 1956 dall’altro. Il soffitto originale, restaurato a cassettoni in larice, e i pannelli intrecciati in vimini schermano la luce dando vita ad un’atmosfera intima e calda. A rendere ancora più suggestiva lo spazio, la “Stube”, centro della tradizionale casa ampezzana, realizzata con boiserie antiche.
Il luogo ideale per trascorre il Natale e le feste di fine anno, anche se non siete amanti dello sci. I trattamenti della Spa e i servizi di lusso offerti dall’albergo valgono il viaggio.
