È uno degli orologi più iconici in assolto, con una storia affascinante, legata al mondo delle esplorazioni spaziali alle spalle. Parliamo del First OMEGA in Space, presentato per la prima volta nel 1959 con la storica referenza CK 2998, rappresentava la 2a generazione della famiglia Speedmaster.
Un segnatempo davvero spaziale che catturò immediatamente l’attenzione degli appassionati ed in particolare dell’astronauta Walter “Wally” Schirra, il quale lo acquistò come orologio personale e poi se lo portò nello spazio durante la missione Sigma 7 del progetto Mercury, avviato il 3 ottobre 1962.
Il nuovo modello di First OMEGA in Space
Il nuovo modello di First OMEGA in Space torna ora protagonista, per la gioia dei cultori del genere, conservando il design di 2a generazione del 1959 con una cassa simmetrica da 39,70 mm in acciaio inossidabile lucido e spazzolato.
Sempre caratterizzato dalla storica referenza CK 2998, presenta un quadrante caratterizzato dall’iconica lunetta scura realizzata in alluminio nero e dotata dell’immancabile scala tachimetrica, oltre all’indicatore “Dot Over Ninety” tipico dei primi modelli Speedmaster.
Per la scelta della palette cromatica, quanto più simile a quelle utilizzate per i primi modelli, OMEGA ha scelto per un quadrante grigio-blu rivestito in CVD, visibile attraverso il nuovissimo vetro zaffiro a forma esalite, sul quale spiccano gli indici delle ore e le lancette “Alpha” di ore e minuti riempiti di Super-LumiNova vintage, oltre alla lancetta centrale dei secondi a bastoncino verniciata di bianco per abbinarsi agli indici applicati.
Altro elemento caratterizzante sono i due loghi OMEGA vintage, uno sul quadrante e l’altro sulla corona. La celebrazione della referenza continua sul fondello, dove OMEGA ha integrato un medaglione con l’ippocampo e le incisioni “SPEEDMASTER”, “FIRST OMEGA IN SPACE” e “OCTOBER 3, 1962”.