Gioielli e diamanti, la ripresa è davvero super!

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A causa della pandemia, la richiesta di gioielli e diamanti è ovviamente scesa, ma nel 2021 il settore ha subito una crescita estremamente rilevante. A sottolinearlo è l’undicesimo Global Diamond Report di Bain & Company, realizzato in collaborazione con Antwerp World Diamond Centre (AWDC), infatti, emerge che l’industria ha recuperato ed è tornata ai livelli antecedenti la pandemia.

Un boom di richiesta di gioielli quasi inaspettato

Lo scorso anno era cominciato con una netta ripresa, sospinto anche dal Capodanno cinese e San Valentino, che rappresentano due eventi di spicco per il settore. I rivenditori online hanno registrato una crescita delle vendite, soprattutto in Asia, grazie all’apertura di nuovi canali.

La richiesta di gioielli è cresciuta nella seconda metà del 2021 e la richiesta di gioielli con diamanti e le scorte in esaurimento dall’anno precedente si sono tradotte in una crescita dei prezzi. “Il 2021 è stato un anno di nuovi massimi per l’industria dei diamanti, con tutti i player del settore che hanno tutti visto un incremento della domanda e una crescita dei ricavi”, ha commentato Claudia D’Arpizio, Senior Partner di Bain & Company e Global Head Fashion & Luxury. “In tutta la catena del valore, l’industria ha sperimentato un vero e proprio boom, inaspettato, che ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori”.

Successivamente alcol del 2019 e nel 2020 rispettivamente del 7% e dell’11%, nello scorso anno i prezzi dei diamanti grezzi sono cresciuti del 21%. I prezzi dei diamanti lucidati, che nei due anni precedenti erano scesi del 3% e del 5%, sono hanno fatto segnare un +9% su base annua. A fine 2021, i prezzi di entrambe le tipologie erano vicini ai livelli pre-pandemici e alle medie storiche, seppur al di sotto dei loro massimi storici. Per la prima volta in diversi anni, non c’è stata carenza di finanziamenti per i diamanti. Con più liquidità in tasca, la dipendenza degli operatori dai prestiti bancari è diminuita, e questi hanno reinvestito i loro profitti nel business. 

Da quando sono iniziati i problemi relativi al Covid-19, la produzione di diamanti grezzi è rimasta relativamente limitata rispetto agli anni precedenti. Alcuni trend, già in atto prima della pandemia, hanno continuato a svilupparsi, in particolare la crescente attenzione ai criteri ESG anche in questo settore e la sfida tra diamanti sintetici e quelli naturali. I diamanti sintetici hanno continuato ad alimentare un segmento di gioielli più accessibile. Questa tipologia di brillanti ha visto una continua crescita della domanda e una contrazione dei prezzi rispetto a quelli naturali, man mano che l’offerta aumentava e le tecnologie progredivano.

Se consideriamo il loro valore combinato, i player del settore minerario e della vendita al dettaglio, negli scorsi 12 mesi, hanno visto generare profitti per 7 miliardi di dollari di profitti in più rispetto al 2020: ovviamente ciò è dipeso dal miglioramento delle condizioni del mercato e delle strategie adottate dal settore per combattere i blocchi commerciali e per affrontare le minacce competitive. 

“È superfluo sottolineare come nel 2021 l’industria del diamante abbia vissuto un magnifico ritorno. I livelli elevati della domanda hanno spinto al rialzo i prezzi, portando il mercato in una posizione sana tra domanda e offerta”, ha spiegato Ari Epstein, CEO di AWDC. “Questo trend è un’ulteriore dimostrazione di come i diamanti siano intrecciati profondamente con la loro simbologia e quanto sia importante continuare a comunicarne la storia. Il futuro del mercato dipenderà dall’interconnessione di tutti i suoi attori: dal minatore al venditore al dettaglio, con una forte attenzione alla compliance, alla sostenibilità e all’innovazione”.

Il trend nel 2022

La richiesta di diamanti grezzi e lucidati e di gioielli con diamanti dovrebbe continuare a crescere fino alla prima metà del 2022, queste almeno sono le previsioni. Infatti, nel medio termine, la domanda potrebbe essere risentire delle decisioni di politica nazionale sugli stimoli economici e delle restrizioni sui viaggi. “Nonostante ciò”, conclude Claudia D’Arpizio, “quest’anno il mercato dovrebbe dimostrare una crescita superiore al periodo pre-pandemico, tornando al ritmo di crescita storico entro il 2023-24. Gli operatori del settore devono continuare a lavorare sull’eccellenza operativa e sulla propria value proposition, investendo su tecnologie digitali e marketing, per poter affrontare i potenziali cambiamenti delle condizioni di mercato”.

Insomma, l’interesse per il mondo della gioielleria è ripreso. In fin dei conti, la voglia di indossare cose belle è un fattore da sempre, così come nei diamanti e nei gioielli, vede una importante opportunità di investimento.