Ian Barry, quando i Jeans diventano arte

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Ian Barry

Una storia lunga quasi 150 anni dal fascino intramontabile, espressione di stili e simbolo di intere generazioni: i jeans non sono solo un capo d’abbigliamento, sono parte integrante della nostra quotidianità. Il materiale più usato della nostra epoca – nonché definito il più “democratico” in quanto indossato da qualsiasi classe sociale – ha accompagnato la nascita di nuovi utilizzi, da accessori a complementi d’arredo, fino a diventare protagonista di vere e proprie opere d’arte. Il merito è dell’artista britannico Ian Berry, classe ’84, che ha reso il famoso tessuto blu una tela dalle mille sfaccettature. 

Ian realizza ritratti e paesaggi urbani tridimensionali stupefacenti, utilizzando scampoli di jeans smessi. Grazie a forme, dimensioni e colori differenti, Ian assembla accuratamente ogni dettaglio per ricreare alla perfezione sfumature e contrasti luce-ombra, dando una straordinaria profondità delle sue composizioni. “Spesso le persone non si rendono conto che le mie opere d’arte sono fatte di jeans, pensano di guardare una foto o un dipinto”, come lui stesso afferma.

La rappresentazione della realtà è denim

La ricca ‘palette’ del denim e i ricordi associati a ciascun jeans, hanno dato a Ian Berry l’idea che lo ha portato alla fama mondiale: rappresentare la vita contemporanea con il materiale che è per eccellenza il simbolo dei nostri tempi, un materiale onnipresente, che prescinde da frontiere, razza, età o classe sociale. La scelta del materiale non è solo una questione affettiva: il jeans infatti lascia largo spazio alla sperimentazione artistica, grazie alla sua trama variegata che consente di dare una visione d’insieme ancora più realistica.

Ogni opera richiede settimane e settimane di lavoro e anche il più piccolo pezzetto deve essere scelto e progettato. Nelle sue opere, il jeans non deve solo essere tagliato: bisogna individuare la parte giusta da utilizzare, fare attenzione che le sfumature dei diversi paia di jeans si sposino tra loro e perfezionare alcuni tessuti con lavaggi mirati, per schiarire o scurire le tonalità. In una ricerca continua della perfezione, Ian Berry ci spiega come le sue opere siano frutto di un’ispirazione nata quasi per caso guardando una vecchia pila di jeans smessi.

“Tutto è iniziato da una semplice osservazione: guardando una pila di jeans nella mia vecchia cameretta, mi sono tornati in mente tutti i ricordi legati ai momenti in cui li indossavo. Non volevo assolutamente buttarli, così ho iniziato a tagliarli per dar loro una nuova vita. È stato solo lavorandoci che ho realizzato la mia connessione con i jeans e, ancor più importante, la mia connessione con gli altri. Quando ho capito quanto mi interessasse quello che volevo dire al mondo, guardando la vita contemporanea e tutte le sfide che essa comporta, ho pensato che non ci fosse modo migliore di rappresentare la vita quotidiana se non con il materiale del nostro tempo: i jeans denim”.

Poi racconta come inizia la sua storia di artista. “Sono sempre stato un bambino creativo, ma una volta cresciuto ho messo tutto da parte per studiare. Vengo da una piccola città inglese del nord e sono stato un po’ scoraggiato da chi mi diceva che nell’arte non c’è carriera. La mia vena artistica è sempre stata ‘dietro le quinte’ ed è riaffiorata anni dopo. Prima di iniziare con tutto questo ho realizzato un collage di Tony Blair e Gordon Brown con dei giornali e quando ho visto i jeans avevo l’idea già pronta nella mia testa!”.

La verità oltre l’apparenza

La collezione Behind Closed Doors esplora la bellezza della solitudine, ritraendo figure solitarie in ambiti domestici, familiari o in contesti introspettivi e calmi. È un inno alla tranquillità oltre le apparenze in contrasto con la realtà frenetica che ci circonda, o viceversa. In molti di questi lavori sono presenti donne sole che lasciano riflettere chi osserva: cosa ci sarà dietro? “C’è sempre un gap tra percezione e realtà. Alcune persone guardano la mia vita e pensano che sia glamour ma paradossalmente è quello che posso pensare io guardando quella di altri! La verità è sempre molto più complicata…”. I lavori della collezione My Beautiful Launderette lasciano espressione agli spazi che un tempo erano al centro della quotidianità delle persone ma ora sono meno frequentati come ad esempio le classiche lavanderie a gettoni. Oltre a riprodurre con estrema abilità piccoli momenti di relax domestico e scorci di quotidianità Ian realizza anche ritratti di personaggi famosi come Giorgio Armani, Marilyn Monroe, Lapo Elkann. Le creazioni di Ian Berry, da molti conosciuto con il suo nome d’arte Denimu (proprio per omaggiare il denim) sono state esposte in Svezia, Inghilterra, negli Stati Uniti, in Portogallo e Danimarca e i suoi lavori arrivati in tutto il mondo.

Tratto da Lusso Style di Febbraio 2017