Pochissimi giorni fa sono stati resi noti i risultati di una speciale classifica che riguarda i brand di lusso. Ve ne parliamo approfonditamente nel servzio a pagina 12 del numero di luglio/agosto di Lusso Style. Di fatto, le grandi griffe del made in Italy, hanno in mano circa un terzo del lusso mondiale.
Infatti, ben 29 aziende italiane risultano tra le prime 100 del mondo nella classifica dei marchi top. Un risultato strabiliante, ma che ci deve far riflettere. Italiani, popolo di santi, di poeti e di navigatori, ma secondo questi risultati dovremmo aggiungere anche imprenditori del lusso. Ma ci rendiamo conto? 29 su 100! E tutto questo non riusciamo poi a tradurlo in effettivo benessere, se si osserva con attenzione il panorama economico generale nella nostra nazione.
Cosa c’è che non va? Difficile a dirlo, ma come più volte è stato detto proprio da queste pagine in passato, probabilmente siamo noi stessi i primi a non renderci conto di quanto possiamo essere competitivi e dell’immenso patrimonio di cui disponiamo.
Made in Italy, non è solo un modo di dire o una scritta da mettere su un prodotto, su un accessorio o su un capo d’abbigliamento: è un brand vero e proprio e nessun altro Stato può avere questo privilegio. Noi siamo la patria del lusso, grazie ad Armani, a Valentino, a Luxottica, a Ferrari, a Illy, ma anche a tutte quelle piccole aziende che noi di Lusso Style abbiamo cercato di mettere in evidenza più volte. Sfruttiamo a dovere questo grande privilegio? Secondo me no.
Dovremmo cercare di andare maggiormente fieri della nostra industria del lusso e glorificarne la bandiera con lo stesso orgoglio con il quale sventoliamo quella della squadra del cuore di calcio. Noi siamo l’Italia e dovremmo spendere meglio i nostri titoli. In più di un’occasione ho sentito compatrioti parlare in modo poco edificante del nostro Paese, manifestando un’evidente esterofilia che non può che far male alla nostra economia e al buon nome dello stivale. Siamo la nazione con il maggior numero di attrazioni turistiche monumentali, siamo la patria del buon vino e della gastronomia più fine. E che diamine! Dovremmo essere i primi a vantarci di queste incredibili potenzialità ed invece ci svendiamo di fronte ad una sacher torte, ad una Rolls-Royce o ad un vestito cinese. No, ragazzi, non ci siamo.
Dobbiamo ritrovare l’orgoglio di essere italiani e vantarci delle nostre eccelse qualità, che dalle altre parti del mondo farebbero faville per poterle annoverare. L’Italia non è “pizza e mandolino” come qualche furbastro vorrebbe farci apparire. L’Italia è stile ed eleganza, buon gusto e dignità. Invece di guardare sempre l’erba del vicino, ricominciamo a mettere gli occhi sui nostri giardini fioriti. Sono senza dubbio i migliori al mondo.
Tratto dal numero di luglio/agosto di Lusso Style