Le case di lusso non hanno visto scalfire il loro valore con gli anni della pandemia. L’immobiliare di lusso sembra essere un mercato completamente a parte rispetto a quello normale. Infatti, secondo l’Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia di Immobiliare.it, insieme a Realitycs, società Proptech di riferimento per i big data e la market intelligence per il settore immobiliare, in partnership con LuxuryEstate.com, portale internazionale leader negli immobili di lusso, la richiesta di immobili di lusso è cresciuta, anche di parecchio, rispetto al “normale” mercato residenziale nella sua globalità: infatti, dal 2019, la richiesta di proprietà di alta gamma ha segnato un aumento di quasi il 50%. Numeri che vanno decisamente in controtendenza rispetto a quella che è la situazione italiana generale.
“L’impatto del Covid-19 sulla mobilità delle persone ha portato tutti a rivalutare ciò che li circonda, in questo caso l’immenso patrimonio del nostro Paese. Per questo, chi prima avrebbe guardato all’estero per una dimora di prestigio oggi ha deciso di restare in Italia, portando difatti la domanda di case di lusso a crescere – commenta Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Il mercato del lusso si configura quindi come un comparto di sicuro rilievo all’interno del tessuto economico del nostro Paese”.
Dallo studio sono emersi 3 diversi livelli di prestigio Extra, Large e Small, che descrivono le possibili combinazioni di superficie, prezzo al metro quadro e prezzo totale degli immobili su tutto il territorio italiano. Questi tre livelli hanno determinato parametri importanti per la ricerca.
Cosa è emerso dallo studio
Per ovvio ragioni, un immobile di lusso resta sul mercato per più tempo rispetto a quelli non di lusso. Nel Nord e nel Centro Italia si individua la maggior parte del mercato del lusso. Ben il 42% del totale dell’offerta si trova nell’area del Nord-Ovest, prima in assoluto per numerosità di immobili. A seguire il Centro, dove la percentuale registrata è pari al 31%, e il Nord-Est, che raccoglie il 18% delle residenze di lusso. In coda si trovano il Sud, con il 6% del patrimonio immobiliare sul totale e le Isole, con appena il 2%.
A Milano c’è la maggiore concentrazione con il valore più alto, pari a 4,66 miliardi di euro, composto in prevalenza da appartamenti (oltre il 98%). Da giugno 2019 la domanda di immobili risulta in crescita, con un +30% a fine 2021.
Subito dopo troviamo Roma, la Capitale, con 4,54 miliardi di valore, la cui domanda di immobili di lusso è cresciuta costantemente fino a giugno 2021 per poi invertire la tendenza, che si è comunque mantenuta su livelli superiori di quasi il 50% rispetto ai valori iniziali.
La Versilia, prima nel comparto delle zone analizzate nel report, si colloca al terzo posto della classifica totale, con 4,25 miliardi. Il suo stock risulta composto in larga parte da soluzioni indipendenti (oltre l’80%). Appena sotto al podio si piazzano Firenze e dintorni, con un valore di 2,02 miliardi, e una domanda che è cresciuta di poco più del 10% nel periodo considerato.
Villa o appartamento di lusso
Ci sono chiare differenze tra due categorie di immobili: appartamenti di lusso e ville. Lo studio le ha analizzarle separatamente approfondendo le dimensioni di offerta, domanda e prezzo, che sono state segmentate geograficamente per macroarea e tipologia di immobili.
In Italia le ville di lusso hanno un valore di 26 miliardi di euro, contro i 17 miliardi degli appartamenti di lusso, per una superficie commerciale complessiva di 5.308 km², il doppio rispetto a quella delle soluzioni condominiali. L’offerta di appartamenti si concentra in particolare nel Nord-Ovest (42%) e nel Centro Italia (31%). Al contrario, per quanto riguarda le soluzioni indipendenti, il Nord-Ovest ha conosciuto la diminuzione di stock disponibile più consistente, chiudendo il 2021 al -12%, mentre le Isole, pur avendo solo l’8% dello stock totale, hanno visto accumularsi ville di lusso in offerta, registrando un +22% durante il triennio analizzato.
La richiesta di appartamenti di lusso negli anni durante il periodo Covid-19 e la conseguenze situazione di pandemia è cresciuta in modo costante, fra il 15 e il 17% annualmente, e ha riguardato tutte le tipologie e le aree geografiche arrivando a un aumento totale del 55%.
Anche l’interesse per le ville di lusso ha visto un simile percorso di crescita, al punto che negli ultimi due anni la domanda è cresciuta di oltre il 50%. Con riferimento a quest’ultima tipologia, nel periodo di riferimento, l’aumento della domanda di soluzioni nel Nord Italia è stato superiore rispetto a tutte le altre aree geografiche, con una crescita di oltre il 70% per il Nord-Est e di circa il 60% per il Nord-Ovest. Bene anche le Isole che hanno mantenuto un trend crescente, chiudendo il 2021 a +45% rispetto ai valori del 2019.
I prezzi
Per quanto riguarda i prezzi c’è da dire che per quelli unitari la crescita registrata nelle due categorie di immobili è stata analoga e si è attestata poco oltre il 2%. Da sottolineare come, prendendo in esame gli appartamenti, al Centro e nel Nord-Est i valori siano rimasti praticamente stabili, al Nord-Ovest si sia registrata una crescita del 5% nei prezzi medi in due anni, nelle Isole l’aumento abbia raggiunto il 10% nello stesso arco temporale mentre infine il Sud sia l’unica area dove i prezzi unitari hanno continuato a diminuire semestre dopo semestre.