Investire i risparmi: la maggioranza degli italiani non lo fa

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Agli italiani non piace investire: questo è un dato di fatto tanto che, ancora oggi, in molti non riescono a mettere a punto un piano di gestione finanziaria efficiente. A dirlo è una ricerca che è stata condotta da SWG con l’ausilio di alcune società attive in Italia e che si occupano di risparmio e investimenti.

Cosa è emerso dalla ricerca in questione? I dati sono molto chiari: preso in analisi un campione, la maggioranza teme, in un modo o nell’altro, di non riuscire a fronteggiare delle eventuali o già esistenti difficoltà economiche. C’è chi pensa che non ci sia un congruo aiuto statale e, pertanto, ha paura di non riuscire a fare qualcosa nel caso di difficoltà economiche e chi, invece, teme di non riuscire ad aiutare come si deve i figli conviventi qualora questi necessitassero di aiuto. Una paura tangibile, quindi, che spinge gli italiani a non investire.

In molti, infatti, preferiscono tenere i soldi parcheggiati sul conto, senza pensare alle spese di gestione e all’inflazione che, solitamente, vanno a corrodere il patrimonio in questione anche in maniera abbastanza seria. I dati? Si parla di 1 italiano su 4 e, pertanto, la cifra non è di certo esigua. Ma c’è di più: il 30% del campione ha dichiarato di aver pensato alla possibilità di investire i propri risparmi, accantonando poi l’idea per le ragioni più disparate. Sempre nello stesso campione è presente anche un 27% che ha dichiarato di non aver mai preso in considerazione la possibilità di investire i propri risparmi al fine di andare a ottenere da essi dei guadagni maggiori.

Le motivazioni che vengono riportate? La prima, in assoluto, è la paura del futuro, che blocca e che non permette di pensare di poter fare un investimento. Si preferisce, quindi, tenere i soldi liquidi sul conto, sebbene questa sia una cosa sconsigliata da molti.

In cosa investe quella minima parte che lo fa? Anche in questo caso, a parlare sono i dati della ricerca di cui sopra. Il 31% del campione che decide di investire lo fa per provare a salvaguardare il futuro e il tenore di vita dei propri famigliari, mentre il 27% guarda al ritorno economico che un investimento porta con sé.

Dall’indagine, inoltre, sono stati profilati 4 gruppi di risparmiatori. Ci sono, innanzitutto, le cosiddette formichine, che sono il 57% del totale, che preferiscono risparmiare in maniera molto attenta e coscienziosa e che stanno molto lontani dai prodotti d’investimento, che vengono considerati qualcosa di estremamente rischioso. Ci sono poi gli easy touch, che rappresentano il 38% del campione, e che non danno importanza alla pianificazione finanziaria e neppure agli investimenti, considerati qualcosa di troppo complesso. Anche il profilo dei trader è interessante: questi conoscono il mondo degli investimenti e vi operano, cercando di trarre il maggior beneficio possibile, soprattutto dal punto di vista economico.
Infine, ci sono quelli che vengono definiti sparing. Si tratta per lo più di giovani con famiglia attenti alla pianificazione finanziaria, che investono ma per proteggere il capitale oltre che per il rendimento in sé. Il loro obiettivo? Assicurarsi una vecchiaia serena e il mantenimento dei figli.

Tanti e diversi sono, quindi, gli approcci che gli italiani hanno con il risparmio. Tuttavia, è importante ricordare che per farlo ci si deve sempre affidare a degli esperti del settore, in grado di consigliare il meglio. Non sempre, infatti, tutte le tipologie di investimento vanno bene per tutti: si deve fare molta attenzione al profilo dell’investitore per avere i migliori risultati possibili. Un investimento sbagliato è, infatti, qualcosa da evitare ed è per questo che si consigliano le guide complete agli investimenti come quelle che appaiono su Investire24, redatte da esperti di settore in grado di far capire quale sia la soluzione ottimale in base al proprio profilo.