Lavorare da casa, ai tempi del Coronavirus, è diventato un mood. Smartworking, o come qualcuno lo ha definito home working, è sempre più una tendenza alla quale dover far riferimento. Ma ci ha detto che da un male possa nascere un bene?
E allora ecco che fioccano i consigli su come impostare la nuova routine lavorativa, come vestirsi, come organizzare il proprio lavoro: ma quel che più conta è che abbiamo la possibilità di lavorare tra le nostre cose, tra i nostri confort, evitandoci il traffico, lo smog, lo stress a cui tutti eravamo purtroppo abituati.
Lavorare da casa è un lusso, pensiamoci bene
Non è certo una vacanza, ma fino a poco tempo fa, per qualcuno lavorare da casa era un lusso. Forse dovremmo imparare ad accettare con maggiore serenità questo nuovo stile di vita: è davvero così brutto mettersi al pc con la propria tazza di caffè o tè, invece che doversi recare a quell’insipida macchinetta nel corridoio freddo dell’ufficio? Oppure indossare le nostre comode pantofole anziché scarpe strette e rigide, o magari con i tacchi (per le signore), mentre siamo durante una videoconferenza?
E nonostante sappiamo bene che la produttività debba essere mantenuta alta e mai debba essere messa in discussione la nostra professionalità, dovemmo essere riconoscenti del fatto di poterci crogiolare fra la nostra musica preferita mentre magari scriviamo il testo di una mail, senza dover pensare di dar fastidio al collega o alla collega…
I vantaggi sono davvero molteplici, se ci riflettiamo bene. Ma soprattutto, quando pensiamo alla nostra condizione, analizziamo anche la grande fortuna che abbiamo rispetto a chi, in questo momento è in prima fila nella battaglia contro il Coronavirus, come medici, infermieri, paramedici eccetera.
Alla luce di questi pensieri, forse, il nostro punto di vista potrebbe anche cambiare radicalmente e possiamo serenamente affermare che lavorare da casa è un lusso per davvero…