Torna (finalmente) l’interesse per le buone maniere, complice forse la fortunata serie TV Downtown Abbey, che racconta le vicende dei conti Grantham e dello staff di maggiordomi, cuoche, camerieri e governanti, un omaggio all’eleganza e al buon gusto inglese, vecchia maniera, che ha saputo conquistare milioni di fan in tutto il mondo. Un successo tale da spingere molti ricchi newyorkesi, sempre pronti a recepire le ultime tendenze, alla disperata ricerca di maggiordomi in puro stile british. Una stranezza certo non per tutti. Ricordare però come comportarsi a tavola potrebbe essere, insieme a dieta e iscrizione in palestra, un buon proposito per il rientro. Il bon ton, dopotutto, non passa mai di moda. Ecco le 10 regole del bon ton a tavola per evitare gli errori più frequenti.
1. Chi ben comincia è a metà dell’opera
Mai dire “buon appetito”. Quello che per molti sembra essere un atto di cortesia, è in realtà un errore e dei più comuni. Per gli aristocratici, infatti, la tavola era un’occasione per creare alleanze e sinergie, il cibo solo un contorno piacevole alla conversazione. A una tavola formale la nobiltà non arrivava mai affamata e l’inizio del pasto avveniva in silenzio e con disinvoltura, seguendo il padrone o la padrona di casa.
2. Brindare dicendo “cin cin” è sbagliato
Un augurio che non si addice alle situazioni formali. Il galateo vuole, semplicemente, che i calici vengano alzati con un piccolo e discreto cenno.
3. Nel caso un piatto sia sciapo, mai chiedere il sale
Questo era infatti la moneta dell’antichità. Se non presente sulla tavola (in piccole ciotoline e mai nelle saliere) chiedere il sale è comunque un gesto scorretto: non solo la richiesta è un’affermazione velata che non apprezziamo il cibo offerto, in più, essendo indice di ricchezza, potrebbe mettere a disagio la padrona di casa nel caso lo avesse finito.
4. Per formaggio e uova non utilizzare il coltello a tavola
Per tagliare tali alimenti basta una forchetta. E per raccogliere formaggio, uova o altro rimasto sulla forchetta? Mai coltello, meglio aiutarsi con un pezzetto di pane.
5. No al coltello anche per il pane…
Va spezzato con le mani, sul piattino posto alla sinistra del piatto, senza riempire di briciole la tavola.
6. Per raccogliere gli ultimi cucchiai di brodo o di consommé…
Inclinare il piatto verso l’esterno per coordinare meglio il gesto senza assumere posizioni a tavola scorrette. Inclinando verso di sé il piatto si ha meno padronanza del gesto ed è possibile rovesciare il tutto.
7. Occhio alle posate…
Erroneamente in molti credono che sia giusto, nelle interruzioni del pasto, appoggiare le posate con i lembi al piatto e le basi sulla tovaglia, con il rischio che sughi o oli possono colare sulla tovaglia e sporcare i manici delle posate. Durante le pause le posate vanno messe nel piatto con i lembi rivolti verso il basso, la posizione esatta è raffigurata dalle 20:20 dell’orologio. Alla fine del pasto invece le posate sono con i lembi verso l’alto, parallele alle ore 6:30.
8. …E anche al tovagliolo!
È bene ricordare che il tovagliolo è sulla tavola non per decorazione ma per essere usato, soprattutto ogni volta che si decide di bere un sorso di acqua o di vino. Sgradevole in una tavola formale vedere i calici degli invitati unti e con l’impronta delle labbra.
9. Il momento del caffè
Mai mettere in bocca il cucchiaino del caffè dopo aver mescolato. La sua funzione è quella di miscelare con delicatezza, meglio se dal basso verso l’alto mentre il movimento circolare e veloce è molto scorretto. Dopo il suo utilizzo, il cucchiaino va poi poggiato sul lato del piattino.
10. La tavola perfetta
Apparecchiare la tavola, cosa dice il galateo: le posate sono ai lati del piatto, a destra vanno i coltelli con la lama rivolta verso l’interno e per ultimo all’esterno il cucchiaio. A sinistra le forchette in ordine di utilizzo, dall’esterno all’interno. I bicchieri vanno posizionati sulla metà a destra del piatto alto. Il bicchiere del vino deve stare sopra la punta del coltello e verso il centro il bicchiere dell’acqua. Vicino ai bicchieri va posizionato il piattino per il pane.
Tratto da Lusso Style di settembre 2015