Collezionisti e appassionati di oggetti cult, una volta facevano follie pur di mettere in bacheca un qualsiasi oggetto in limited edition. La ricerca dell’unicità nelle cose, è un must per chi vuole distinguersi dalla massa, ma anche per chi vede un ritorno in un determinato tipo di investimento. Dunque, è sempre stato normale sborsare soldi extra per avere un prodotto identico a tutti gli altri, ma che recasse quantomeno una targhetta numerata, piuttosto che la ormai classica e utilizzatissima definizione di “LIMITED EDITION” a caratteri cubitali.
E sì perché se un tempo, si amava acquistare più che altro gli oggetti per sé stessi, oggi l’esibizionismo è di moda. Abiti firmati, accessori, capsule collection, automobili, orologi, autovetture, gioielli: la scritta limited edition può essere messa praticamente su tutto, senza esclusioni di sorta. Ci manca solo che la pongano sulla carta igienica ed il top del tamarro è raggiunto. La domanda, quindi, è più che lecita: è davvero così importante come un tempo, spendere valanghe di soldi in più per un qualcosa in… limited edition? La risposta, a mio giudizio è, dipende. I collezionisti di numismatica e filatelia, non possono che affermare che una moneta od un francobollo, nello specifico, se sono numerati e dunque in edizione limitata, hanno un valore certamente maggiore. Ma chi spende centinaia di euro in più per una borsa, un’orologio o un completo intimo, certamente non fa un grosso affare dal punto di vista economico…
Secondo me, i tempi sono cambiati ed il limited edition è un po’ passato di moda. Oggi tutti hanno tutto, comprese le edizioni numerate e le tirature limitate. C’è internet e sul web si può trovare di tutto a prezzi decisamente convenienti. E poi c’è il libero accesso a tutto quello che un tempo era destinato ad una certa classe sociale, certamente altospendente. Il capo firmato da un determinato stilista, può essere acquistato da un qualsiasi giovanotto che ha da parte un gruzzolo raggranellato con la paghetta dei genitori. E pensiamo ad un’automobile. Serie speciali dedicate ad anniversari, piuttosto che a giocatori di tennis o a tornei di calcio. E quando questi andranno in pensione o i tornei saranno finiti da 2-3 anni, cosa resta del plusvalore speso. Delle volte mi sembra di vedere in giro oggetti… scaduti!
Le limited edition non mi piacciono e non mi sono mai piaciute e continuo a dire che se una personalizzazione rende immortale e personale un capo o un oggetto, la serie limitata lo racchiude in una fascia di tempo, che per definizione è destinata a terminare.
Tratto da Lusso Style di Giugno 2016