L’intelligenza artificiale entra in cucina nell’École Ducasse

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Ecole Ducasse intelligenza artificiale

L’Intelligenza Artificiale entra in… cucina. E in che cucina! L‘École Ducasse fondata dal super chef pluristellato Alain Ducasse, da sempre all’avanguardia e alla ricerca dell’innovazione, ha deciso di inserire nei suoi programmi di insegnamento l’intelligenza artificiale. Vediamo come.

Per assicurarsi di farlo nel modo migliore, la scuola si è rivolta a due esperti di nuove tecnologie: Anaïs Guesny e Anthony Virapin, co-fondatori di “Copilot Works”. Il loro compito era quella di consentire agli studenti di comprendere e padroneggiare l’IA – anche in campi che non sono necessariamente i primi a essere presi di mira da questa tecnologia – in modo da poterne sfruttare appieno il potenziale fin da subito. Guesny e Virapin ora mettono la loro competenza al servizio dei futuri chef, insegnando loro come l’IA possa arricchire la loro vita quotidiana senza snaturare la loro creatività 

Un esempio pratico? Con l’IA generativa (tecnologia che usa algoritmi per creare nuovi contenuti come testi, immagini o musica a partire da dati esistenti), gli chef possono ottimizzare la gestione dell’inventario, migliorare la pianificazione dei menu, calcolare l’impronta di carbonio o perfezionare la comunicazione digitale con i clienti. L’obiettivo non è sostituire la creatività umana, indispensabile in questo settore, ma integrarla con la potenza della tecnologia.

“L’intelligenza artificiale può essere utile anche nella professione dello chef, fornendo strumenti aggiuntivi in modo che possano concentrarsi sulla loro passione: la cucina o la pasticceria. Grazie a queste tecnologie, gli chef possono arricchire le loro competenze, diventando capaci di gestire sia la creazione culinaria che gli aspetti più logistici, comunicativi, finanziari e gestionali della loro professione”, ha detto Anais Guesny.

Elise Masurel, direttore generale dell’École Ducasse, a proposito di questa novità ha dichiarato: “All’École Ducasse crediamo fermamente che la padronanza dell’IA sia una questione importante per i futuri chef. Il nostro obiettivo è quello di formare chef non solo tecnicamente eccellenti, ma anche preparati ad affrontare le sfide contemporanee dell’imprenditoria sia nel settore della ristorazione che in quello della pasticceria”.