Il golf in Italia, più di una passione
Il nuovo settore su cui puntare, per i tour operator incoming, è il golf: sono sempre di più infatti gli stranieri che viaggiano con drive e ferri – circa 25 milioni, con un valore di mercato stimato intorno ai 40 miliardi di dollari – e l’Italia è una di quelle mete ideali per organizzare delle vacanze attivo-sportive, accompagnate da visite culturali, panorami mozzafiato, buon cibo e ottimo vino, relax e divertimento.
Tanto è l’interesse per questo nobile sport e la sua crescita in Italia da stimolare la Skyline Tour – con il brand Skyline Golf & Travel, una nuova realtà di tour operator incoming – a inserire il Bel Paese tra sue destinazioni. Secondo il Rapporto annuale Most valuable nation brands 2015 il “brand” Italia è infatti in crescita, seppur lenta, e attualmente al nono posto.
L’Italia, un invito spontaneo
Come agevolare dunque i 25 milioni di stranieri nella scelta italiana? Skyline Golf & Travel si rivolge agli operatori esteri del settore, quali tour operator e agenzie di viaggi, agevolandoli nella pianificazione di soggiorni in Italia, esaltandone i servizi, le bellezze e le tradizioni, con l’intento di valorizzarne l’immagine in tutto il mondo. Il risultato è così un’esperienza su misura che combina la passione per lo sport e l’interesse per la cultura italiana, con pacchetti personalizzati, come transfer privato, escursioni riservate, personal shopper ed esperienze culinarie esclusive.
Sport ma non solo. Con fini simili, il Touring Club Italiano inserisce, infatti, all’interno della guida Best Golf Club in Italia, 100 campi per segnalare green che appassionano e club house eleganti ma anche escursioni e visite nei dintorni, alla scoperta di luoghi d’arte, di cultura e di natura da non perdere. In questo modo così anche gli accompagnatori non golfisti possono godere di momenti di svago e di scoperta del territorio. Selezionati con la consulenza di un esperto golfista – il commentatore televisivo Sky Nicola Pomponi – i 100 campi indicati nella guida sono corredati di un’accurata descrizione che si sofferma sulla storia, sulle caratteristiche di posizione e sulle difficoltà del percorso (comprese le buche più belle o i consigli tecnici dell’esperto), senza trascurare i servizi offerti come l’accoglienza della club house, la presenza di foresteria, ristorante, piscina o campi da tennis.
Tra sport e relax
Unire la pratica dello sport a momenti di relax e benessere con amici è familiari, è quindi una soluzione per stranieri e italiani. Ma quanti sono gli sportivi presenti sulla penisola? I numeri ufficiali della FIG (Federazione Italiana Golf, fondata nel 1927 a Milano) indicano 90.027 tesserati, dei quali 8.687 sono juniores, e la presenza di 417 circoli, di cui 128 campi pratica.
Il golf, arrivato ufficialmente in Italia nel 1903 con la fondazione del Circolo Golf di Roma, ha una storia molto antica: sembra, infatti, che già gli antichi Romani si dilettassero con un gioco più o meno simile che consisteva nel colpire oggetti rotondi con delle mazze. Alcuni studiosi indicano come origine del gioco il Kolf olandese anche se la nascita di nazionalità scozzese è quella più condivisa. In Scozia, infatti, il golf ha vissuto il suo sviluppo ed ha assunto la dimensione di disciplina sportiva codificata. Questo sport piaceva al tal punto che nel 1457 il parlamento scozzese bandì con atto ufficiale il gioco “gowf”, visto come una distrazione delle milizie dalle pratiche militari. Ma il divieto ebbe vita breve: totalmente disatteso dalla popolazione, nel 1502 re Giacomo I d’ Inghilterra ritirò il bando così da poter rendere libera la pratica di questo gioco. E sempre in Scozia vennero redatte le prime regole nel 1774, anno in cui venne fondata a Edimburgo la Company of Gentlemen Golfers of Leith. Non ce ne vogliano gli olandesi.