Materassi in lattice e memory: caratteristiche e vantaggi

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Materasso memory

Avere a disposizione un buon materasso è fondamentale per la qualità del riposo e, di riflesso, per il benessere psicofisico. I supporti di ultima generazione sono estremamente ‘performanti’ da questo punto di vista, in quanto garantiscono un elevato grado di comfort. Questo aspetto è legato principalmente al materiale utilizzato per realizzare il materasso; gli ultimi decenni hanno visto l’ingresso sul mercato di numerose alternative, grazie allo sviluppo di tecnologie per il riposo sempre più ricercate. Le due maggiori innovazioni, in tal senso, sono il lattice e il memory foam. Si tratta di due materiali diversi ma con caratteristiche simili, tant’è che alcuni materassi presentano persino una doppia imbottitura. In questo articolo vediamo quali sono le principali caratteristiche di entrambi e quali vantaggi offrono se abbinati all’interno di un unico supporto.

Cos’è il lattice 

Il lattice (o latex) è una sostanza di origine naturale, ricavata da alcune piante; si presenta generalmente come un’emulsione dal colore lattiginoso che viene successivamente lavorata per gli impieghi di carattere industriale. I materassi, in particolare, sono realizzati in ‘schiuma di lattice’, un materiale che si ottiene dalla vulcanizzazione del lattice stesso; in altri ambiti, quest’ultimo viene utilizzato per produrre la gomma naturale.

L’industria dei sistemi di riposo ha ‘adottato’ il lattice per via delle sue spiccate qualità elastiche, traspiranti ed antiallergiche. I materassi realizzati con questo materiale infatti, risultano morbidi e comfortevoli, nonché altamente traspiranti e, di conseguenza, più freschi durante i periodi caldi dell’anno. Le ‘lastre’ (ossia l’imbottitura dei supporti, in gergo tecnico) in lattice conferiscono al supporto la capacità di adattarsi alla forma del corpo dell’utilizzatore, garantendo un notevole comfort. Ragion per cui, i materassi di questo tipo sono consigliati soprattutto a chi tende a cambiare spesso posizione durante le ore di riposo, a dormire di lato oppure supino.

Cos’è il memory foam

Il “memory foam” è una schiuma poliuretanica viscoelastica, sviluppata dalla NASA negli anni Sessanta. Oggi viene ampiamente utilizzata non soltanto per realizzare sistemi di riposo ma anche per produrre accessori medici o capi di abbigliamento sportivo (principalmente scarpe).

La caratteristica principale dei materassi in schiuma poliuretanica è la capacità di adattarsi perfettamente alla forma del corpo di chi li utilizza. Questo materiale è in grado di ‘reagire’ in maniera diversa alla pressione ed al calore a cui è sottoposto, al punto da ‘memorizzare’ l’impronta lasciata dal corpo (da qui il nome “memory foam”), salvo poi riprendere quasi subito la propria forma originaria (a differenza del lattice che, con il passare del tempo, tende a deformarsi leggermente). Di conseguenza, offre un sostegno ottimale alle strutture della schiena e del corpo, favorendo un riposo di qualità. 

Materasso in lattice e memory

Come già accennato, esistono alcuni modelli di materasso lattice e memory, come quello disponibile sull’e-commerce di Inmaterassi, che abbinano entrambi i materiali. Si tratta di supporti non particolarmente diffusi ma che hanno il pregio di coniugare una doppia imbottitura diversificata in grado di offrire un comfort notevole (e non solo). 

Da un lato, infatti, la lastra in memory foam rende il materasso estremamente elastico, facendo sì che si adatti perfettamente al profilo ergonomico di chi lo utilizza. Lo strato in lattice, invece, grazie alle proprietà traspiranti, esercita una funzione termoregolatrice: la struttura microforata consente una maggiore traspirazione e, di conseguenza, migliora la capacità di dissipare il calore. Pertanto, un materasso in lattice e memory foam rappresenta una soluzione estremamente versatile, in quanto in possesso di caratteristiche tali da renderla adatta ad ogni periodo dell’anno: la lastra in lattice rende il supporto più fresco d’estate; d’inverno, invece, il materasso può essere capovolto per utilizzare la parte imbottita con il memory così da non deformare eccessivamente quella in lattice.

(Pubbliredazionale)