Oscar De La Renta rimane senza eredi

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Esce di scena l’erede ufficiale dell’impero di Oscar De La Renta, Peter Copping. Neanche due anni di incarico ufficiale e lo stilista britannico lascia il suo ambitissimo posto. Quindi il 12 settembre le “Lady who lunch” di Manhattan troveranno una passerella “vuota” alle sfilate di New York.

Il fondatore aveva dato incarico proprio a Copping di condurre la sua azienda proprio nel 2014 poco prima di morire, inaspettato quindi così presto la rinuncia a tale impero.

“Dopo due anni meravigliosi, lascio Oscar de la Renta, e ritorno in Europa per ragioni meramente personali”, con queste poche parole Copping ha lasciato il trono.

Non è di certo il primo direttore a lasciare il posto, difatti altri brand rivali come Yves Saint Laurent, Balenciaga, Dior e Tod’s, hanno visto avvicendarsi alla scrivania vari direttori creativi, ma il passaggio di Copping è stato finora il più veloce ed inaspettato. Questa è la conferma ufficiale che il pret-a-porter di alta gamma sta attraversando momenti bui tra incertezze della clientela e questione interne sul rapporto tra designer e marchi.

Al momento non si conosce ancora il nome di chi prenderà il posto di Copping certo è che la sfilata prevista per settembre a NY verrà presentata ad un ristretto numero di stampa e buyer e sarà disegnata dall’ufficio stile interno. Come degno successore si è parlato della coppia Fernando Garcia e Laura Kim, fondatori e stilisti della nuova etichetta Monse, ma ancora niente di certo.

Alle parole di Copping si aggiungono le giustificazioni di Alex Bolen, Ceo della Maison americana: “Auguro il meglio a Peter. Da sempre ODL è conosciuto per l’artigianalità e le creazioni super femminili e sofisticate, valori che permangono anche nella prossima collezione che verrà disegnata dall’atelier e dallo studio stilistico”.

Ricordiamo come Copping vanta comunque un curriculum passato di spicco. Iniziò difatti con Parigi per Louis Vuitton accanto a Marc Jacobs e da Sonia Rykiel e prima di arrivare in Oscar de la Renta era stato il direttore creativo di Nina Ricci, all’epoca con successo.