Haute couture, quella parigina, con pochi rivali. Ecco presentata una primavera-estate 2017 dell’universo femminile dai toni accesi. Ad aprire il sipario Dior, mentre Jean Paul Gautier e Grimaldi risponderanno in chiusura. Francesco Scognamiglio riconquista anche quest’anno la presenza nella Ville Lumière. Immancabili le colonne portanti della capitale romantica: Louis Vuitton, Valentino, Dior ed Elie Saab.
Con rammarico di molti, per quest’anno Donatella Versace ha privato i tanti buyers della sua presenza affermando che “Facciamo sei sfilate l’anno tra uomo e donna ed è tanto, otto se si considera l’alta moda. E sappiamo tutti che il calendario della moda sta cambiando molto nell’ultimo periodo, quindi diciamo basta alle sfilate parigine per cogliere qualche nuova opportunità per provare qualcosa di nuovo”.
Maria Grazia Chiuri porta invece le modelle Dior in un labirinto incantato nel giardino del Museo Rodin. Fanciulle in fiore che sembrano uscite da un tempo fatato, protagoniste di un messaggio forte, quello dell’addio ed un ringraziamento speciale a Franca Sozzani. Un’apertura in scuro, completi che rielaborano la giacca Br modernizzata, bombata sui fianchi ma con un cappuccio che si abbina alla gonna pantalone plissé. Spazio anche ai colori che spuntano in modo velato, i fiori fanno capolino dai corpetti e dalle acconciature ma sempre chiusi come in un erbario immaginario.
Maison Schiaparelli porta la collezione “Chinoiserie at heart” al 21 di Place Vendôme, luogo emblema della stilista. Modelle con lucchetti, serrature ed aragoste portati su lunghe mantelle dal taglio semplice ed essenziale. Il caratteristico rosa shocking è declinato nelle varie tonalità sugli aggraziati bomber in seta e abiti senza spalle dove si rincorrono veli di chiffon. Le camicie, sempre di seta colorata, si portano con semplici fiocchi ton sur ton o a contrasto, con giacche di pregiati broccati d’oro o semplici abiti anni Sessanta.
La Ferretti sceglie per le sue modelle un sensualissimo rosso fuoco, cingendole in lunghi abiti da sera scivolati che avvolgono le curve del corpo per poi scendere con scollature vertiginose sul seno. La maison propone anche long dresses in azzurro con preziosi decori color bronzo.
La linea Givenchy Couture raccoglie le essenze del total black reinterpretando una personalissima versione elegante e allo stesso modo grintosa, attraverso abiti da sera con frange lunghe, modelli visti anche sulle passerelle parigine della scorsa estate, o trame a dischi, arricchite con delicate trasparenze.
L’Haute Couture di Karl Lagerfeld sfila invece in un ambiente specchiato: 66 look differenti si susseguono tra enormi vasi di calle e pannelli in argento. E’ proprio l’argento il cavallo di battaglia estivo di Chanel che ricava ispirazione da una stravagante silhouette a forma di cucchiaio riconducibile alla “Femme Cuillère” di Alberto Giacometti. Ecco allora in passerella un proliferare di cinte argentate o colorate, da indossare sia su outfit da giorno che da sera, con gonne al ginocchio o lunghe fino alla caviglia. La seconda tranche della sfilata si rivela romantica ed estremante elegante con ampie gonne a corolla impreziosite da metri di tessuti vaporosi e impalpabili insieme. Un tripudio di piume, volant e balze che ingentiliscono linee dritte e abiti da cocktail e da sera.
Fino ad oggi i suggerimenti delle Maison sembrerebbero tutti indirizzati su una strada univoca: la prossima primavera sarà trasgressiva, dominata cappe geometriche, pizzi e corpetti davvero mini.