Ci troviamo in un periodo di crisi dove molti settori stanno risentendo delle mancate vendite. Tra questi c’è sicuramente il settore wedding, stroncato proprio sulla stagione del nascere. Ma, mentre molti abbandonano il campo, c’è chi si è messo già all’opera per il 2021.
Così Maison Carlo Pignatelli svela un’importante anticipazione sui suoi prossimi lavori, all’orizzonte ci sono materiali ecosostenibili e tre capi bridal cult: c’è lo scivolato a sirena, il romantico con la scollatura americana ed uno più estroso con tagli differenti.
Carlo Pignatelli guarda al futuro
Tutti gli abiti sono costruiti con materiali certificati, ad esempio il tessuto jacquard in cupro è certificato GRS-Global Recycle Standard. Il cupro è di origine vegetale, utilizzato la prima volta nell’Ottocento. Mentre la lavorazione Entre-a-deux floreale in macramé è creata in esclusiva per Carlo Pignatelli e realizzata con filato di cotone GOTS-Global Organic Textile Standard e proveniente da agricoltura biologica. Anche l’organza è largamente presente nella capsule, ed anch’essa è certificata GOTS in esclusiva per la Maison. Le fodere degli abiti sono in saglia di viscosa, con grande capacità assorbente e anti-umidità (ottima quindi sia nei matrimoni estivi che invernali). Qui la certificazione è ad opera della FSC-Forest Stewardship Council.
Rinnovamento è la parola chiave
Carlo Pignatelli sceglie di rinnovarsi dalla base, oltre all’etica scelta per la collezione sposa, viene ridiscusso tutto dalla base: quindi nuovo logo e nuova immagine per l’azienda Made in Italy. Spiega infatti la stessa azienda che “con la presentazione della proposta bridal per il 2021, presentiamo la nuova capsule sposa Green, 100% certificata, e sveliamo interamente il nostro nuovo corso stilistico, partito a gennaio scorso con le collezioni uomo. Un’immagine completamente rinnovata, a partire dal logo Carlo Pignatelli Sposa. Inoltre, sentivamo che fosse arrivato il momento di spingere ulteriormente l’acceleratore sul nuovo lusso: il rispetto per l’ambiente. Un processo che ormai abbiamo incluso tra le nostre best practice e che si traduce sia in collezioni con tessuti sostenibili come la nuova capsule sposa, nel pieno del rispetto di certificazioni rigorose, ma anche in azioni e progetti come quello con Treedom per ridurre l’impatto della maison e sensibilizzare il nostro pubblico”.
L’azienda, con sede a Torino, si è fatta sentire più volte in questo periodo di emergenza invitando sia il Governo ad aiutare il settore wedding, sia invitando gli acquirenti ad investire nel nostro prezioso Made in Italy. L’azienda ha una buona voce in capitolo avendo dimostrato un indotto economico, rappresentato da ben 350 punti vendita, del 20% della quota del segmento cerimonia di lusso in Italia con 20 milioni di fatturato nel 2019.