L’alopecia areata non è solo un difetto estetico, ma una vera e propria patologia che si caratterizza per la perdita di capelli a chiazze, un fenomeno che riguarda in modo particolare la regione occipitale e quella temporale; in alcuni casi la perdita dei capelli può essere accompagnata anche alla perdita dei peli.
Si tratta di una forma di alopecia non cicatriziale, che ha il difetto di essere, in molte circostanze, recidivante: il rischio, insomma, è quello che ricompaia di tanto in tanto. Le prime chiazze, di solito, tendono a comparire in corrispondenza del cuoio capelluto, anche se quasi sempre il problema si risolve in maniera spontanea: è solo in una ridotta percentuale di casi che l’alopecia evolve e si amplia a tutto il cuoio capelluto o addirittura ai peli di tutto il corpo. Si parla, così, di alopecia totale o di alopecia universale. In un caso su cinque, i soggetti che sono colpiti da alopecia areata subiscono delle alterazioni anche sulle unghie.
Quali sono le cause dell’alopecia areata
Per guarire dall’alopecia areata è necessario rivolgersi a un centro specializzato: il sito cesareragazzi.com offre tutte le informazioni in merito. Ma qual è l’eziologia di questa patologia? Quali sono, cioè, le cause che la determinano? Gli studiosi non sono ancora riusciti a dare risposte definitive a questi interrogativi, anche se le ragioni plausibili sono principalmente tre, e cioè l’autoimmunità, la predisposizione genetica e lo stress psicologico. L’autoimmunità riguarda la produzione di autoanticorpi che sono diretti contro il follicolo pilifero, che di conseguenza viene bloccato: così la crescita dei peli e dei capelli viene arrestata.
Per quel che riguarda la predisposizione genetica, è stato notato che l’alopecia areata tende a colpire più di una persona nella stessa famiglia; si è ipotizzato che le persone che sono già predisposte geneticamente siano più a rischio in presenza di fattori esterni, come i virus. Infine, anche i fattori emotivi possono avere un ruolo decisivo: le persone colpite da alopecia areata in molti casi presentano disturbi del sonno o comunque dormono poco. Pare, in ogni caso, che nell’evolversi della patologia le cellule staminali non siano interessate. Perché le cellule staminali sono importanti? Perché esse riforniscono di cellule nuove i follicoli: se non sono coinvolte nella patologia vuol dire che i follicoli potenzialmente sono in grado di produrre di nuovo capelli e peli.
Le terapie per l’alopecia
Una terapia definitiva che consenta di curare l’alopecia areata allo stato attuale ancora non esiste; la durata minima di tutte le terapie non può essere inferiore ai 12 mesi, così che sia possibile verificare la loro efficacia. Va detto che, per la forma a chiazze, in molte circostanze non c’è bisogno di terapie, dal momento che i capelli tendono a ricrescere dopo alcuni mesi, o addirittura dopo alcune settimane. Diverso è il discorso per le forme totali e per quelle universali, da cui deriva una prognosi peggiore: la guarigione spontanea non è da escludere, ma è molto più rara.
Le terapie ormonali vengono adottate nei casi più gravi e si basano su trattamenti al cortisone, che agiscono direttamente sulla componente autoimmune. Per quel che concerne le terapie non ormonali, vi si ricorre per i pazienti giovani, il cui sviluppo non è ancora stato completato, o comunque per i casi contraddistinti da una minor gravità. La PUVA terapia e la ciclosporina rappresentano due esempi di terapie adottate. Per le forme che durano a lungo nel tempo e che si dimostrano più gravi, invece, si usano le terapie sensibilizzanti, che rendono la cute più sensibile con lo scopo di generare una dermatite allergica.