Reload è la parola chiave per il brand Renato Balestra, che ha creato con il suo team una collezione di grande contemporaneità per rilanciare con ottimismo i valori della storica maison.
Con il nuovo team creativo, l’azienda creata nel 1959 da Renato Balestra, ha presentato alla Milano Fashion Week la prima collezione A/I 2022-2023 prêt-à-porter: creata dal sogno della luce al crepuscolo, la collezione vuole esprimere il concetto di libertà, la voglia di vivere la notte, fare l’alba. È forza, coraggio e orgoglio: un ritorno alla bellezza e al divertimento.
“Si dice che chi vede il sole sorgere in sogno stia per iniziare un periodo di rinascita e cambiamento. è un simbolo di ottimismo e fiducia nel domani,” dice Sofia Bertolli Balestra, responsabile delle attività di ricerca, design e brand identity. “Il sogno ci permette di andare oltre la realtà, di plasmare il nostro futuro, di lasciarci sedurre da obiettivi ambiziosi, a volte di vedere chi siamo davvero”.
La collezione punta sull’idea del senza tempo, creata per superare la stagionalità, si distingue per qualità dei materiali e della lavorazione. “Siamo partiti dalle nostre radici. Ci siamo lasciati ispirare dal mitico periodo Balestra tra la fine degli anni Settanta e Ottanta, con richiami a forme morbide, scollature vertiginose e spalle fuori misura, regalando completa libertà al corpo. Un sogno felice che va dal giorno alla notte”.
È una collezione ispirata a una donna forte si sovrappone alla simbologia evocativa di Piranesi e al comune amore per la città di Roma, stampata sui tessuti con incisioni settecentesche di Giovanni Battista Piranesi. Filtrate dall’iconico Blu Balestra, le vedute scenografiche si fanno motivo onirico e suggestione teatrale, con tutta l’energia di una tonalità vibrante.
“Renato Balestra, come Piranesi, fu rapito da Roma facendosene poi ambasciatore nel mondo. Citare la città è un invito a sognare, a lasciarsi trasportare dalle emozioni, immaginando luoghi fisici e ideali,” spiega Sofia Bertolli Balestra. L’heritage della maison viene esaltato anche dal monogram RB – disegnato nel 1971 da Renato Balestra – che diventa macro stampa, con un effetto neon creato da un gioco di sovrapposizioni.
