Se c’è una categoria che mi sconvolge e mi turba è quella rappresentata dalle persone che si nascondono. Riflettevo nei giorni scorsi sulla polemica nata a seguito delle dichiarazioni di Flavio Briatore, il quale ha candidamente espresso il suo punto di vista su come sia estremamente arduo, arrivare a fine mese con 1.300 euro al mese.
Sul proprietario del Billionaire è piovuta una pioggia di critiche da parte di chi si è sentito chiamato in causa. Difficile biasimare chi vive questo genere di situazione e lo è altrettanto per la reazione avuta.
Tuttavia, personalmente, mi sento di spezzare una lancia a favore di Briatore, in quanto è uno dei pochi che non ha mai nascosto né le proprie possibilità, né tanto meno i suoi pensieri. Viva l’onestà intellettuale: se si è ricchi o benestanti, perché far finta di non esserlo e cercare di mescolarsi tra la moltitudine di persone che compongono le categorie meno abbienti? Girare con un’utilitaria, ma con un anello di brillanti al dito non è un controsenso?
Oggi, l’avvento dei social network, in particolare di Instagram, non lascia passare nulla. Chi piange miseria o fa finta di essere povero, molto spesso si distrae e pubblica un selfie mentre è in vacanza in uno degli hotel più belli del mondo, in una località fashion, raggiunta a bordo di un mega yacht… Cosa dovremmo pensare di voi? Ammiro molto chi, invece, è in pace con sé stesso, chi non ha nulla da nascondere e vive il proprio benessere e la fortuna di essere possidente con assoluta naturalezza. Mi vengono in mente i ragazzi di RICCANZA, il programma di MTV in cui dei Rich Kids hanno svelato senza alcun problema di sorta la propria vita dorata.
Ho avuto la fortuna di conoscerli quasi tutti e devo dire che al di là di quel che si pensa, sono ragazzi estremamente gentili, consci della fortuna che hanno, della quale non provano alcun sentimento di imbarazzo nel mostrarla al pubblico. Sono sempre stato affascinato dai racconti di chi può permettersi determinati tenori di vita e credo che un po’ tutti dovremmo ascoltarli, osservarli, studiarli, perché a mio giudizio, ciascuno di noi dovrebbe, per riconoscenza verso la vita, innalzare l’asticella delle proprie ambizioni e puntare al massimo.
Forse guardando le mirabilanti giornate di queste persone, o ascoltando le parole di gente come Flavio Briatore, potremmo anche trarre uno spunto importante per dare un senso differente alla nostra vita ed iniziare a lavorare per renderla migliore possibile per noi stessi e per le persone che amiamo. Non foss’altro per la soddisfazione di sbatterla in faccia a chi si rifiuta di accettare il proprio status di persona ultrafortunata.
Tratto da Lusso Style di Maggio 2017