Scarpe su misura: Ballin Calzature e la sua storia prestigiosa

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Scarpe su misura

Scarpe su misura, una nuova (o vecchia) frontiera del lusso. Si può risparmiare su tutto, ma sulle scarpe no. La calzatura deve sapersi adattare al piede, dal malleolo alla zona superiore dello stesso. La lunghezza deve essere perfetta, va misurata dal tallone al dito più lungo. La calzata è quella che viene definita dal punto di maggiore ampiezza del piede, il confort percepito dipende molto da come è gestita. C’è poi il tema del punto di “entrata”: quello spazio deve garantire un movimento semplice e fluido. Le caviglie sono sempre libere, a meno che non sia uno stivaletto. In quel caso, è decisiva l’aderenza, non deve essere soffocante.Tutte caratteristiche che chi fa scarpe su misura deve conoscere.

Ed in questo periodo la richiesta sembra essere sostenuta. Tra gli artigiani e Maestri di questo settore, c’è Franco Ballin, il fondatore dell’azienda Ballin Calzature. Per ogni professionista di questo settore, la misurazione del piede è un servizio necessario per realizzare calzature su misura con precisione al millimetro, per rispecchiare in tutte e cinque i punti del piede le unicità della persona: malleolo, lunghezza, calzata, entrata e caviglie.

Un servizio di lusso, molto apprezzato da chi cerca l’abbinamento perfetto tra abito e scarpa (i colori della pelle possono essere cambiati) o magari da chi ha problemi ad un piede che non possono essere gestiti da una calzatura standard.

La storia di Ballin Calzature

La storia dell’azienda parte da lontano, nel 1972 nel distretto della calzatura del Veneziano. Franco Ballin, che al tempo lavorava per il calzaturificio del cognato, decise di fondare una società famigliare per la produzione di scarpe da donna: la lavorazione a sacchetto è l’idea vincente che in quegli anni lanciò l’attività. Nei primi anni Ottanta la crescita industriale, grazie all’acquisizione del calzaturificio Garden, di Stra, sempre nel Veneziano. Negli anni Novanta la specializzazione nel terzismo di lusso.

Dieci anni fa, la decisione di creare un marchio di proprietà, che oggi viene proposto a Fiesso d’Artico, giusto di fronte allo stabilimento produttivo. Oggi il flagship è modello per il proprio respiro internazionale: le produzioni vengono vendute anche a Londra e Tokyo. Ballin oggi esporta i suoi prodotti in tutto il mondo, occupa una trentina di persone, il fatturato si aggira attorno ai due milioni di euro. La realizzazione di prodotti e la distribuzione commerciale per le grandi griffe internazionali (grazie a contratti di licenza) è il core business aziendale.

Mezzo secolo dopo l’avvio dell’attività, oggi alla guida dell’azienda ci sono i fratelli Roberto e Stefano, ma Franco Bellin continua nel suo lavoro di supervisione

Ballin Calzature oggi

L’anima aziendale non è cambiata, è sempre artigianale. Franco Ballin propone per il 2021 due linee da uomo e altrettante da donna, una formale e una sportiva. “Molte delle lavorazioni sono fatte ancora a mano, le pelli sono custodite in una stanza protetta, una sorta di caveau dell’eccellenza”, spiega Ballin. “L’azienda fa un vanto di utilizzare ancora oggi, accanto ai macchinari più innovativi, anche una Duer, macchina da cucire degli anni Ottanta che ha bisogno della costante presenza di un tecnico. Ma molti altri sono gli strumenti artigianali, figli di un’epoca antica, quando si curava a mano ogni dettaglio della calzatura. Il nostro obiettivo è di valorizzare la tradizione, produrre calzature di eccellente livello qualitativo, sia per uomo che per donna. Siamo artigiani della scarpa, capaci di assemblare, cucire in diversi modi e rifinire ancora a mano le suole, come si faceva un tempo”.