Settimana della Moda di Parigi: trionfo dell’eleganza

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PIù di 80 gli show in calendario che hanno chiuso ufficialmente ieri sia la Settimana della Moda di Parigi, sia le presentazioni in generale per la stagione FW17/18. Tra le sfilate si è ribadita la presenza degli immancabili come Valentino, Balenciaga, Sacai, Elie Saab, Dior, Kenzo e tanti altri. Protagonista di quest’ultima edizione? Sicuramente Louis Vuitton

I frequentatori delle fashion week, ormai abituati allo stupore regalato di volta in volta dalle Maison più acclamate, sono sicuramente rimasti basiti dalla passerella esclusiva di Vuitton… nient’altro che il Louvre!

Il défilé ha avuto luogo per la primissima volta dentro la Cour Marly del Museo, sotto lo sguardo attento del direttore creativo Nicolas Ghesquères. Per i partecipanti è stato un vero e proprio regalo sia in termini di moda che di arte e cultura. Focus della sfilata l’attualissimo tema del nomadismo e delle frontiere, con richiami alla moda contemporanea. Gonne e cappotti di pelle, cinture appariscenti, pull di maglia a intarsi, sottovesti castissime di broccato e pellicce di volpe a ciuffi di colore, borse a forma di bauletto che arrivano dalla storia della maison Vuitton che ha sempre contrassegnato a modo suo il tema del viaggio. L’abito è d’oro sotto al cappotto di pelle nera. La giacca diventa un pezzo unico, come l’arte che si respira durante la sfilata. Nessun lungo, tutti abiti al ginocchio che donano freschezza alla collezione.

Ma cosa abbiamo visto nell’evento parigino di quest’anno? Impronta generale quella del casual con trench over size e cappotti check. I jeans sono chiari a vita alta, da abbinare a décolleté o stivaletti bianchi. Cuissardes altissimi in pelle rossa vengono accostati a capi sartoriali. Un trionfo per le tonalità neutre se illuminate da tocchi di colore come le stampe floreali. Ancora poi gonne in tulle lisce o a balze, trasparenze e pellicce super vistose.

La donna di Hermès, guidata dal maestro Nadège Vanhee, ha uno spirito giocoso, dove i grandi cappotti riprendono le coperte da equitazione, i trench hanno caldi interni trapuntati e i piumoni in nappa d’agnello indossati con stivali da escursionista alti al ginocchio. Gli abiti scamiciati ricordano riprendono stampe vintage degli anni 60-70.

Stravagante e volutamente esagerata Miuccia Prada con la collezione di Miu Miu per il prossimo inverno. “Mi sono fatta delle domande sulla pazzia del glamour oggi, davanti all’ignoto. E con quello che abbiamo intorno di drammatico”, racconta Miuccia in occasione della sua presentazione. La prossima moda secondo MiuMiu prevede la presenza netta di pellicce vere o sintetiche mischiate tra loro, mantelli ampi dai colli a stola, mohair soffici e pelosi, una gamma di colori vitaminici, il rosa cipria tempestato di cristalli per la sera e intarsi coloratissimi che viaggiano su colori naturali come il verde menta, azzurro, giallo limone, lilla e il rosa lampone.

Stella McCartney, a poco tempo dalla scomparsa della stella della musica, George Michael, decide di ricordarlo in un modo davvero speciale. Sulla chiusura del suo fashion show, le modelle sono tornate in scena cantando e ballando sulle note di Faith, uno dei più grandi successi della stella scomparsa. Una passerella ispirata allo stile inglese ed all’equitazione. Uno stile “Savile row” con giacche e pantaloni in un mix di scozzesi dalle tonalità miele, sabbia e Havana. Mentre gli abiti che scivolano leggeri sul corpo hanno la stampa di un cavallo ripresa da un quadro dell’Ottocento del pittore George Stubbs.

Ingie Chalhoub porta in scena volumi ampi, toni metallici e sembianze naturali per una stagione in contrasto tra luce artificiale e le vaste ombre della notte. Forme romantiche e generose mantengono la sofisticatezza dei tardi anni ’70. Capi mossi, lunghe gonne, pieghe e maniche voluminose in trame di crêpe di seta aumentano la poeticità, e si muovono liberamente come nell’intimità di un salotto parigino. Il minimalismo rock n’ roll dei primi anni ’80 disegna decisi contrasti con pantaloni a sigaretta, rimboccati su misura, o abiti ricamati in tulle con lustrini per immergersi negli eccessi serali della città.

Da Cèline sono gli ospiti a girare intorno alle modelle. La collezione disegnata da Phoebe Philo, ha sfilato presentando una nuova originalità. Il pantalone del tailleur ha un taglio maschile, la giacca è lunga e a tubo con maniche lunghissime che nascondono le mani delle modelle in un nero assoluto. Poi il cappotto minimalista, sempre nero, l’abito prugna, il trench avorio che si gonfia ad ogni passo, le grandi shopper a tracolla, le stampe orientali in seta che imitano il tattoo, l’abito da sera che sfiora terra con una danza di frange e tanti altri ancora i cavalli di battaglia presentati. Al braccio le modelle portano una coperta, chiara e neutra oppure verde mente, oggetto che denota un tipo di donna sofisticato, sicura di sé e lontana dall’idea di un lusso banale.