Oltre 220 collezioni in mostra a Sì Sposaitalia
Dal 5 all’8 aprile a Fieramilanocity si è svolta la nuova edizione di Sì Sposaitalia guidata dalla mano del direttore della manifestazione di Fiera Milano, Simona Greco.
Tante presentazioni per la Milano Bridal Week. Da scegliere in vetrina ben 220 collezioni in mostra tra abiti donna, uomo, accessori per cerimonia e matrimonio. I ventiquattro Paesi rappresentati hanno attirato all’evento tanti italiani quanti stranieri, un fashion show ampio all’altezza di tutti i tipi di buyer.
L’eccellenza italiana non poteva che risaltare come al solito, soprattutto se tra i nomi spunta quello di Giada Curti con la collezione “Monica s-s 2020” dal chiaro stile seventies. Il nome è un richiamo all’attrice italiana Monica Vitti. Protagoniste della collezione le iconiche “skirts” realizzate in lunghezze diverse ideate con fiori giganti, pois e fantasie geometriche. I tessuti rigorosamente Made in Italy vanno dalla duchesse allo chiffon fino al satin made in italy. Colori smaglianti per le bluse e i foulards, annodati al collo oppure indossati come fascia fermacapelli, in linea con la tradizione hippy. Giada Curti pensa sia a mise indossabili da tutte in occasioni particolarmente belle, sia al giorno del matrimonio ideando spose iper femminili dagli abiti maxi e fluttuanti, realizzati in tessuti preziosi. I gioielli si prendono la scena, collane d’oro su più lunghezze non si preoccupano di accompagnare la sposa in navata.
Quanti protagonisti del mondo del wedding!
Tanti altri nomi hanno saputo rappresentare a loro modo la donna del Made In Italy, tra cui: Amelia Casablanca, Antonio Riva Milano, Bellantuono Bridal Group, Blumarine Sposa, Maria Pia, Dalin, Diamond Couture, Elisabetta Polignano, Emiliano Bengasi Couturier, Enzo Miccio, Galizia Spose, Jillian, Le Spose di Giò, Luisa Sposa, My Secret, Maison Signore, Radiosa Atelier e Vela. A controbattere dall’estero invece: Tony Ward Couture, Rachel Gilbert, Yukinori Morinaga, Julia Kontogruni , Phuong My, Inmaculada Garcia, Justin Alexander, Lusan Mandongus e Sadoni. Per la cerimonia uomo hanno dato il loro prezioso contributo le sartorie di Andrea Versali, Lebole, Pat Maseda, Petrelli, Maestrami Cerimonia, Lubiam 1911 Cerimonia e Luigi Bianchi Mantova Flirt. Maison Signore ha presentato due collezioni, quella di Giovanna Sbiroli e Le Spose di Sofia, entrambe pugliesi. È stata recentemente istituita anche la Signore Academy, un luogo di formazione soprattutto per i più giovani con l’intento di avvicinarli al lavoro sartoriale di alto livello. Gabriella Giamminola ha curato la parte di “Il Matrimonio dei Sensi”, uno spazio dedicato a gioielli ed accessori.
All’edizione di quest’anno è stato allenato anche il naso grazie all’evento “Profumo di felicità”, percorso olfattivo da abbinare alla scelta dell’abito. Tra le tendenze risultate da quest’ultimo appuntamento quelle di una sposa boho chic dagli abiti scenografici ideati con stoffe raffinate, pizzi e ricami. Il tulle è ben voluto soprattutto nella collezione presentata dalla stilista Julia Kontogruni. Il bianco puro viene accantonato, ma non abbandonato, in favore di tonalità romantiche quali rosa e avorio.