Turismo Astronomico: un nuovo tipo di vacanza
Nel 2019 tutti con il naso all’insù a caccia di cieli stellati. A consigliarlo è Lonely Planet, un’istituzione a livello globale per quanto riguarda guide ed esperienze turistiche, che tra i trend di viaggio dell’anno in corso inserisce il turismo astronomico, conosciuto anche come astroturismo.
Cresce in tutto il mondo (e anche in Italia) il numero di viaggiatori alla ricerca degli ultimi luoghi bui rimasti, dove è possibile ammirare un limpido cielo stellato: con l’incremento della popolazione mondiale e l’espansione delle città sono sempre meno le destinazioni che permettono di vivere e osservare al meglio lo spettacolo della volta celeste. Uno spettacolo diventato ormai un lusso. Secondo una ricerca del Light Pollution Science and Technology Institute, l’80% della superficie dei continenti è soggetta a inquinamento luminoso e, per il 99% della popolazione in Europa e negli Stati Uniti, il cielo notturno è oscurato dall’illuminazione artificiale. Nel 2001 la International Dark-Sky Association ha avviato così un programma per premiare le destinazioni che operano per preservare i loro cieli bui e, da allora, l’astroturismo è una tendenza in continua ascesa, con grandi numeri in movimento. Basti pensare che, nel 2017, circa sette milioni di persone hanno viaggiato negli Stati Uniti solo per vedere l’eclissi solare totale.
Camera con “vista” e telescopio
Gli spunti sono tanti e c’è tutto un universo (è il caso di dirlo) da scoprire. Se dormire sotto la Via Lattea è un’attività sempre più richiesta, per osservare le stelle è possibile scegliere tra proposte di ogni genere: visitare un angolo remoto della terra, assistere a un evento unico o ammirare il cielo stellato da un hotel di lusso. Come? Prenotando, ad esempio, una stanza all’Elqui Domos in Cile, dove le camere sono dotate di telescopio e cupola panoramica, o al Baines’ Camp in Botswana, che offre letti e vasche da bagno su terrazze a cielo aperto. Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, anche il mare aperto è un posto fantastico per osservare le stelle: Hurtigruten organizza una crociera astronomica con conferenze a bordo che segue tutta la costa norvegese da Bergen fino a ben oltre il Circolo Polare Artico, mentre Princess Cruises offre serate sotto il cielo stellato con la guida di un astrofisico. È possibile trovare anche su Airbnb una vasta scelta di case perfette per osservare il cielo e provare il turismo astronomico. Di queste, tremila mettono a disposizione dei propri ospiti un telescopio. Se Italia, Francia e Stati Uniti sono i Paesi dove l’offerta di case adatte all’osservazione delle stelle è più vasta, ci sono alcune destinazioni che, per caratteristiche del territorio e vicinanza a rinomati osservatori, si sono aggiudicate il titolo di destinazioni più popolari tra i viaggiatori Airbnb appassionati di astronomia. Tra queste spicca Antofagasta (con una crescita anno su anno del 327%), città cilena nei pressi del deserto di Atacama, location perfetta per osservare le stelle, che ospita, e non a caso, alcuni dei migliori telescopi al mondo.
Cile, la meta perfetta per l’astroturismo
Un terzo dei telescopi del pianeta si concentrano nel nord del Cile, perché? Oltre a un basso inquinamento luminoso, questa è una zona perfetta per l’osservazione astronomica grazie al cielo sereno e limpido più di trecento giorni l’anno. Il clima secco del deserto di Atacama ha reso il Cile un vero e proprio laboratorio naturale per gli astronomi di tutto il mondo: costellazioni, pianeti, stelle cadenti e ogni tipo di astro appaiono quando scende la notte. A La Serena, Valle del Elqui, San Pedro di Atacama, Antofagasta e Iquique si trovano agenzie specializzate che si occupano di trasportare, dare alloggio e noleggiare attrezzature di osservazione per i viaggiatori. Clima secco anche per il sud-ovest degli Stati Uniti, che vanta molti luoghi di cielo buio, tra cui il Natural Bridges National Monument nello Utah, prima riserva ufficiale di cielo buio del mondo, la città di Flagstaff in Arizona, il Cosmic Campground nel New Mexico e il Grand Canyon, che ogni anno ospita uno “star party”. Cieli particolarmente bui in Europa si possono trovare invece in aree remote nel nord della Gran Bretagna, fra cui il Northumberland National Park, prima riserva ufficiale di cielo buio del paese, e il Kielder Water and Forest Park. Particolarmente interessante per gli appassionati di astronomia è il sito Go Stargazing, gestito da un ex volontario del Kielder Observatory, in grado di fornire informazioni sui migliori siti ed eventi.
Turismo spaziale, nel 2022 il primo hotel
Non solo sulla Terra, si fa strada anche un nuovo modo di vivere il turismo avvolti dalle stelle: è il viaggio nello spazio, per ora appannaggio esclusivo di astronauti e multimilionari, ma che nei prossimi anni si trasformerà in un’esperienza sempre più raggiungibile. Per vedere il nostro pianeta dall’alto sono molte le compagnie private in preparativi per il decollo – Virgin Galactic, SpaceX, Blue Origin – e si parla già di una struttura alberghiera: l’Aurora Space Station, che, nei piani della start up americana Orion Span che l’ha ideata, dovrebbe vedere la luce entro la fine del 2022. Costi? Se il primo turista spaziale privato pagante, l’uomo d’affari americano Dennis Tito, nel 2001 non riuscì ad accedere alla Stazione Spaziale Internazionale (400 chilometri di distanza dalla Terra) per meno di venti milioni di dollari, per le vacanze spaziali a bordo dell’Aurora Space Station basteranno “solo” circa dieci milioni di dollari, ottocentomila dollari a notte. Lo spazio è sempre più vicino, le cifre restano astronomiche.
Tratto da Lusso Style di Marzo 2019