È tutto pronto a Torino, serve soltanto la benedizione di un meteo clemente, per dare il via al più importante evento internazionale dedicato alla cultura del cibo. Per la ventesima edizione, come già anticipato in chiusura dell’Expo dal patron di Slow Food Carlo Petrini, è stato cambiato il nome della manifestazione, ora è Terra Madre – Salone del Gusto, oltre che location: non più i padiglioni del Lingotto, ma la città intera, dal Parco del Valentino alle piazze auliche del centro storico: piazza Castello e piazza San Carlo solo per citare le più importanti.
Il format vincente delle passate edizioni, invece non viene modificato: ci saranno il grande mercato, all’interno del parco, con 800 espositori scelti in tutto il mondo, mentre i famosi presidi Slow Food, punta di diamante della produzione italiana, si snoderanno nelle vie e nelle piazze del centro cittadino. Ovviamente, Terra Madre, Il Salone del Gusto non sarà solo una mostra mercato, come sempre forum, conferenze, esposizioni cinematografiche saranno protagoniste assolute della vita sabauda questa volta con un mese di anticipo rispetto al passato, nell’ultimo fine settimana di settembre.
Le Cucine di Terra Madre, ad esempio, porteranno a Torino 60 chef uniti nel sostenere le Comunità del Cibo, artisti che usano con passione e creatività gli ingredienti della loro terra. Dalle le spezie africane, ai sapori intensi del Sud America, senza tralasciare le particolarità gastronomichedi ogni parte d’Europa, Nord America e Australia.
Naturalmente, essendo il trend del momento non è stata dimenticata la cucina da strada con i caratteristici food truck e le prelibatezze da gustare al volo oltre alla via del gelato, vero e proprio fiore all’occhiello della tradizione italiana.
Come sempre, anche quest’anno ci sarà un tema centrale dell’evento che sarà “Voler bene alla terra” quindi coltivarla, prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore, custodendo l’ambiente e il pianeta in cui viviamo. “Il voler bene alla terra deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”. Pronti dunque per un gustoso week end a Torino.