Vivi Made in Italy, una vetrina per le eccellenze italiane
Esaltare le eccellenze del made in Italy, attraverso vetrine specializzate in vari settori. È stata questa l’idea di una start up che ha creato Vivi Made in Italy, progetto innovativo con la missione di scovare le eccellenze italiane e portare la loro produzione alla ribalta.
Vivi Made in Italy, è un portale che intende sensibilizzare i consumatori italiani, ma non solo, creando un network che metta in connessione aziende, buyer e consumatori. Ma non deve essere considerati solo un sito internet. È, infatti, un progetto ben più complesso. Alla base dell’idea portata avanti da Sabina Petrazzuolo e Giovanna D’Aponte, c’è una filosofia e un approccio nel lavoro che ricalca le orme della produzione Made in Italy attraverso qualità, creatività e attenzione ai dettagli.
Come funziona Vivi Made in Italy
Il progetto di Vivi Made in Italy, è nato con l’intento di costruire un posto fisico che mettesse in connessione Aziende Italiane, Consumatori e Buyer. L’idea risale a qualche anno fa, ma le due co-founder ci lavorano assiduamente dall’inverno scorso, dopo una serie di analisi, ricerche di mercato e questionari sottoposti ad aziende, consumatori e buyer è stato chiaro che quello che mancava fosse proprio un modo fluido e diretto per entrare in connessione tra loro.
Da qui è nata l’idea dello Showroom virtuale, uno spazio espositivo dove è possibile navigare e conoscere i brand aderenti al circuito attraverso delle vetrine, suddivise per categorie.
I settori interessanti sono: moda, arredo, enogastronomia, cosmesi e accoglienza, quelli che rendono riconosciuto e riconoscibile il Made in Italy in tutto il mondo.
Ogni azienda ha il proprio spazio espositivo all’interno del quale sono indicati prodotti iconici, storia e contatti del brand per agevolare il percorso d’acquisto e di conoscenza con queste nuove realtà.
“Anche i buyer assumono un ruolo fondamentale per il progetto”, spiega Sabina Petrazzuolo “con loro abbiamo stretto una sinergia per metterli in contatto direttamente con le aziende aderenti al circuito”.